In occidente tutti conosciamo la frase “Less in More”, mentre molto meno noto è l’aforisma “i principi fondamentali sono semplici”. Il celeberrimo motto di Mies van der Rohe era stato già espresso in Cina migliaia di anni fa da Lao Zi, uno dei padri della dottrina taoista.

Con questo pensiero, Gad · Line + Studio ha costruito un padiglione sul Monte Tai che sembra fluttuare sul paesaggio roccioso delle cinque montagne sacre. Gli architetti cinesi vogliono liberare l’architettura dal superfluo e raggiungere un’estrema leggerezza e essenzialità. La forma fluida e il colore bianco di Studio Jiunvfeng creano un contrasto voluto con l’ambiente. Intenzione dei progettisti è quella di creare “una nuvola galleggiante che si libra tra le montagne”.

La struttura è divisa in tre parti. La copertura è composta da una membrana bianca a doppio strato, disegnata da una serie di chiglie arcuate che danno una forma fluida, liscia e morbida al tetto.

Il perimetro dell’edificio è completamente vetrato e trasparente, in modo da far “galleggiare” il coronamento, che poggia su una serie di pilastri sottili in acciaio. La base è di cemento armato, e definisce la pianta continua con misurati cambi di quota.

Ogni parte del progetto gode di una meravigliosa vista sulla vallata, sul villaggio e sulle montagne. Alle due estremità l’edificio si allarga leggermente e dispone di due terrazze panoramiche in cui si crea un senso di sospensione. Nel lato interno, all’intersezione con la collina, Studio Jiunvfeng presenta un muro solido e spesso, fatto di macerie locali, che sembra tenere l’edificio aggrappato al suolo, creando un forte contrasto tra materiali “pesanti” e leggeri”.