La casa impilata di Studio Lotus a Nuova Delhi

Luce naturale, ventilazione, interconnessione e privacy informano il design di questa casa di Studio Lotus in una zona densa del quartiere Panchsheel Enclave a Nuova Delhi. Situata su un piccolo lotto 200 mq aperto su un solo lato, la casa è composta da due appartamenti interconnessi per una famiglia allargata di sei persone. Il lotto, esposto a ovest, è profondo 9 x 24 metri ed è racchiuso da edifici su tre lati, con la faccia più stretta di 9 metri che si apre verso una strada di accesso larga 8. La sfida è stata di creare un edificio arioso che rimanesse illuminato naturalmente, con tutte le stanze ventilate a croce durante il giorno, nonostante le condizioni restrittive del sito. C’era anche il desiderio di creare una forte connessione visiva tra le diverse unità per mantenere un collegamento tra le unità familiari. Da qui nasce il progetto di una serie di volumi impilati verticalmente: quattro piani organizzati con due duplex sfalsati intorno a un cortile centrale e un piccolo cortile posteriore, sfalsato in sezione, che permette luce e ventilazione nei piani inferiori.

La facciata ovest rivolta verso la strada, il cortile centrale sfalsato e il terzo cortile posto in diagonale formano le tre spine verticali attorno alle quali sono collocate le stanze. Il fronte ovest comprende i soggiorni e le camere da letto principali delle due unità, aprendosi attraverso il cortile nel volume posteriore, che ospita rispettivamente la sala da pranzo e la cucina ai piani inferiori e le camere da letto ai piani superiori. Balconi e passerelle collegano questi spazi abitativi, creando uno sfalsamento dei piani che articola il cortile interno. Il cortile centrale principale è stato progettato come una parete chiara a tripla altezza che fa da riflettore per la luce a sud verso gli spazi interni, sfalsati intorno a esso. Il cortile è fiancheggiato da verande dove le diverse unità familiari possono chiacchierare, come in un aangan (corte) vecchio stile. Per favorire ulteriormente la ventilazione e la diffusione della luce naturale negli spazi abitativi, il vano scala lineare che collega tutti i piani è stato collocato lungo la facciata sud, che riceve i livelli di illuminazione più bassi, ed è stato creato un piccolo cortile illuminato dal cielo nell’angolo sud-est del sito. La vista della strada alberata ha permesso di progettare le vetrate esterne in accordo con la divisione interna: la facciata nord-occidentale ha una superficie vetrata, mentre quella sud-occidentale presenta una muratura a vista.

Per massimizzare le altezze all’interno di questo spazio ristretto, l’ingegnere strutturale BL Manjunath ha ideato un innovativo sistema strutturale ibrido, che comprende una griglia metallica modulare di travi e colonne con lastre di calcestruzzo versate all’interno del telaio, accogliendo le travi nella lastra. Questo massimizza le altezze, crea viste senza ostruzioni ed espone il sistema strutturale. Il progetto impiega una tavolozza di materiali terrosi: pareti intonacate bianche, opere in metallo a vista e pavimenti in terrazzo bianco popolano questo involucro.

Sovvertendo l’archetipo delle case a schiera scarsamente illuminate caratteristiche dei quartieri densi, questo progetto propone una morfologia alternativa, che combina modelli di costruzione tradizionali all’innovazione tecnologica, per lo sviluppo residenziale nelle città indiane.