La cofondatrice dello studio irlandese O’Donnell + Tuomey ha vinto il premio annuale d’architettura riservato alle donne bandito dalla Architectural Review.
Sheila O'Donnell è stata premiata per il suo progetto della Central European University di Budapest (2016), cui ha lavorato con il socio John Tuomey.
In gara per il titolo di Architetto dell’Anno c’erano Carme Pigem dello studio RCR Arquitectes, vincitore del premio Pritzker, la socia di OMA Ellen van Loon ed Eva Prats di Flores & Prats.
Il premio Women in Architecture va anche a un architetto al di sotto dei 45 anni con il Moira Gemmill Prize for Emerging Architecture, che prende il nome dalla scomparsa direttrice del dipartimento Design del Victoria&Albert. Quest’anno il titolo e il premio di 10.000 sterline sono andati all’architetto cinese Xu Tiantian dello studio DnA di Pechino.
In competizione per il premio c’erano anche Lina Ghotmeh dello studio francese Lina Ghotmeh Architecture, Irene Pérez dello studio spagnolo TEd’A Arquitectes e Jeannette Kuo dello studio svizzero Karamuk Kuo.
Sempre nell’ambito del premio Women in Architecture Elizabeth Diller, dello studio statunitense Diller Scofidio + Renfro. è stata premiata con il Jane Drew Prize, mentre la fotografa Hélène Binet ha vinto l’Ada Louise Huxtable Prize.
Il premio annuale Women in Architecture, bandito dal periodico The Architectural Review con la testata sorella The Architects' Journal, intende dare spazio all’eccellenza femminile in architettura, in un epoca in cui i riconoscimenti tributati alle donne nel settore sono lontani dal livello di quelli delle loro controparti maschili.
O’Donnell ha anche ricevuto nel 2015, insieme con Tuomey, la Royal Gold Medal del Royal Institute of British Architects. Ma nella storia dei 171 anni di questo premio una sola donna – Zaha Hadid – ha ottenuto il riconoscimento. L’annuncio che Nicolas Grimshaw avrebbe ricevuto il premio nel 2019 ha suscitato proteste da parte delle attiviste che cercano di mettere meglio in luce la nota diseguaglianza del settore, che ha visto la scandalosa esclusione di Denise Scott Brown dal conferimento del premio Pritzker accanto al suo partner Robert Venturi e, più di recente, l’omissione di Doriana Fuksas in un premio alla carriera conferito esclusivamente al suo partner Massimiliano dall’Istituto Nazionale di Architettura.