Una lettera da Memphis, dove lo sviluppo avviene nel centro della città

Memphis si sta sviluppando in modo da riportare persone e imprese nel centro storico, focalizzandosi sui collegamenti tra i centri culturali emergenti e mantenendo la sua identità.

A C Wharton, ex sindaco di Memphis. Foto Stephanie Wexler

Abbiamo invitato archimania, uno studio di architettura con sede a Memphis, per raccontarci della loro città, dove sta avvenendo una riqualificazione urbana radicata nel centro storico.

Il fiume Mississippi ha avuto un’incidenza economica e culturale su Memphis, una delle città più importanti affacciate sul corso del fiume. In passato ha contribuito a fare della città un importante porto commerciale, e quando Memphis, intorno agli anni 1840, divenne un centro mondiale del commercio del cotone, vi attrasse un’ampia fascia di popolazione.

Coloro che arrivavano a Memphis a quest’epoca – imprenditori, capitani di marina, mezzadri, schiavi e musicisti – erano gli stessi che contribuirono a dar forma alla cultura cittadina. Il fiume Mississippi ha anche influito significativamente sul modello di ampliamento della città e del suo tessuto culturale. Come per altre città costiere o in riva a grandi fiumi, lo schema di sviluppo di Memphis è stato vincolato dalla geografia. La larghezza di quasi un chilometro e mezzo del fiume impedì alla città di ampliarsi a ovest. Di conseguenza il nucleo urbano – il suo cuore geografico e culturale – non coincide interamente con il centro storico. Consideriamo piuttosto come nucleo urbano l’area racchiusa dai percorsi dei parchi (North, South, West ed East Parkway).

Lo sviluppo urbano di Memphis, Tennessee
Lo sviluppo urbano di Memphis, Tennessee

Memphis, come è accaduto a molte altre città degli Stati Uniti, ha vissuto un drammatico declino demografico a causa dei trasferimenti suburbani e alla “fuga dei bianchi”: negli anni Sessanta la fine della segregazione razziale nelle scuole indusse molte famiglie a trasferirsi nei quartieri suburbani e a iscrivere i figli a scuola private. Nel 1968 lo sciopero degli addetti ai rifiuti – provocato dalla bassa retribuzione e dai rischi delle condizioni di lavoro – e l’assassinio di Martin Luther King accelerarono ulteriormente il declino demografico di Memphis, lasciando disabitato il centro della città. Questi avvenimenti, insieme con il fascino dei quartieri suburbani, indussero residenti e imprese ad abbandonare il centro cittadino e a trasferirsi soprattutto a est, innescando il decadimento della città.

Lo studio Archimania, fin dalla fondazione avvenuta nel 1995, ha individuato in Memphis – in particolare in South Main – la sua casa. Benché la trasformazione non avesse ancora messo radici, i fondatori dello studio erano sensibili allo spirito della città e ne compresero le potenzialità di rinnovamento urbano. Siamo lieti di constatare che nell’arco dei decenni più recenti l’edilizia ha preso altre direzioni e una maggior quantità di investimenti è tornata a concentrarsi sul nucleo urbano. Assistiamo oggi all’arrivo di una nuova ondata di imprenditori, creativi, investitori e musicisti a Memphis, dove parecchi poli o quartieri stanno trasformandosi. Tra questi Downtown, South Main, Uptown, Crosstown, The Edge, Cooper-Young, Overton Square, Broad Avenue e Midtown. Speriamo di veder presi in considerazione in modo sensato i loro reciproci rapporti, mentre la città continua a svilupparsi con quartieri che crescono insieme, sostenendosi reciprocamente in direzione di collegamenti percorribili e vitali ai vari luoghi della città.

Fermarci a scrivere questo articolo ci ha indotti a chiederci che cosa esattamente incoraggi al trasferimento, soprattutto nei quartieri e nei poli cittadini storici. Abbiamo scoperto che in molti sarebbero disposti a trasferirsi in una città fatta di edifici e quartieri storici, di centri culturali (organizzazioni di promozione della cultura e/o dell’arte), locali di ristorazione, parchi pubblici e servizi di istruzione e di trasporto. Tutti questi servizi hanno una parte importante non solo nell’attirare persone in un certo luogo, ma nel garantire che ci vivano bene. Per brevità ci concentreremo solo su alcuni dei molti progetti attualmente in corso a Memphis.

Un esempio di polo culturale fiorente è Overton Square, una delle prime aree riqualificate di Midtown. Siamo entrati in contatto con questa zona nel corso della realizzazione di due dei nostri progetti: l’Hattiloo Theatre e il Ballet Memphis.

L’Hattiloo Theatre, il primo teatro stabile di cultura nera di Memphis, voleva trasferirsi a Overton Square dal suo spazio originario, che si trovava nel quartiere dell’Edge. La nuova sede dell’Hattiloo favorisce la promozione della sua attività artistica, creando una presenza inconfondibile all’angolo di una delle arterie importanti del quartiere. Con l’Hattiloo già inserito nel nucleo urbano, Ballet Memphis volle compiere uno spettacolare trasferimento istituzionale dalla sua sede suburbana a Overton Square, contribuendo ad arricchire il quartiere del tempo libero con un’ulteriore disciplina delle arti dello spettacolo. La nuova sede di Ballet Memphis si trova a poche centinaia di metri dall’Hattiloo Theatre. Si tratta di uno sviluppo dell’identità della compagnia, che consiste nell’essere lo specchio del pubblico cui si rivolge, “nella sua positiva diversità di pensiero, di corpo e di spirito”. Il suo straordinario e apprezzato repertorio narra la storia del significato culturale di questa zona sui palcoscenici internazionali. Pensiamo che il gesto di Ballet Memphis sia stato audace, consapevole e molto positivo per lo sviluppo del nucleo urbano.

Archimania continua a investire sul nucleo urbano. Crediamo che il sito al numero 663-673 di South Cooper, dove attualmente è in corso la costruzione della sede dello studio, sia un’occasione per contribuire a far crescere a Midtown un quartiere dell’innovazione che collegherà Overton Square a Cooper-Young.

Questa prospettiva non è dissimile da quella che ha indotto lo studio ad aprire i battenti a South Main nel 1995. Il progetto cerca infatti di instaurare dei collegamenti tra i poli di Overton Square e di Cooper-Young della comunità di Midtown, rendendo i quartieri più urbanizzati e percorribili. Un obiettivo immediato del progetto consisteva nel realizzare una spazio aperto più disponibile che contribuisse alla creazione di una scenario vitale.

La rimozione di dodici aree di parcheggio, ubicate tra i due edifici preesistenti e il cordolo centrale ritagliato da Cooper Street, darà modo di realizzare un nuovo spazio aperto al pubblico della comunità e degli inquilini degli stabili. In questo contesto il progetto del sito comprende un microvillaggio della creatività a destinazione mista, pensato per il lavoro, il gioco e gli spazi abitativi, con l’aggiunta al complesso di cinque microappartamenti. Il nostro nuovo studio sorge accanto alla chiesa presbiteriana del Redentore, un progetto di riuso e adattamento da noi completato nel 2015. La giovane congregazione acquistò un palazzo per uffici dismesso della metà del secolo scorso per farlo rivivere come nuova sede e sottolinearne la costante presenza all’interno della comunità.

Un’altra significativa destinazione culturale cui il Comune di Memphis ha recentemente dedicato degli investimenti è il lungofiume. Il grande Mississippi è probabilmente il più significativo patrimonio naturale della città. Il Comune progetta la trasformazione del lungofiume e dell’attuale parco di Mud Island, portando la popolazione più vicina al corso del fiume. Il progetto comprenderà alcuni progetti fondamentali. Uno è quello dell’Aquarium Museum, che offrirà occasioni di formazione e di divertimento, e sottolineerà il significato del fiume Mississippi e la sua importanza per Memphis. Il grande fiume, uno dei maggiori del mondo, arriva dal nord del paese e sfocia nel Golfo del Messico. Un altro progetto fondamentale è un museo d’arte: il Memphis Brooks Museum of Art ha annunciato all’inizio di quest’anno che, dal 2024, si trasferirà dall’attuale sede di Midtown a un importante sito di Front Street, a Downtown, sulla riva del Mississippi.

Il Comune sta anche progettando di investire in spazi verdi e infrastrutture di parcheggio per anticipare la continua crescita del centro cittadino. Abbiamo bisogno di veder procedere questi progetti, che faranno inevitabilmente da catalizzatore, attirando nel nucleo urbano altri servizi e altra popolazione. Come si è visto con la capacità attrattiva del Ballet Memphis per Overton Square e per la crescita della sua comunità, le migliorie e le trasformazioni di Downtown avranno inevitabilmente un influsso su Midtown e viceversa. Il trasferimento del Brooks Museum darà a Midtown la significativa occasione di ospitare un altro polo culturale.

Memphis celebra nel 2019 il suo bicentenario, comunicato dal Comune con lo slogan “Un nuovo secolo dello spirito”. Nutriamo molte speranze negli sviluppi recenti e ci appassiona il modo in cui continueranno a far progredire la nostra città in modo positivo. Speriamo di veder proseguire la tendenza della popolazione a trasferirsi dai quartieri suburbani, tanto popolari negli scorsi decenni, al nucleo cittadino. Speriamo che la città conservi il suo ‘spirito’, quel carattere senza pari che attira e trattiene le persone.

Crediamo che lo sviluppo consapevole nella considerazione dei collegamenti strategici tra i poli culturali in crescita, la nuova attenzione all’architettura d’avanguardia e alla qualità del progetto, il tornare a investire con continuità negli edifici storici, nei parchi, nei trasporti e nella cultura aiuterà Memphis a conservare la ricchezza della sua identità e ad attrarre popolazione e imprese nel nucleo urbano.

Speriamo anche di vedere che immobiliaristi e urbanisti si sforzino di trattenere le persone che già hanno investito sulla città, ma che attualmente vivono nei quartieri suburbani di Memphis (oltre la tangenziale interstatale). Siamo convinti che prendere in considerazione la nostra comunità quando costruiamo nuove comunità residenziali, nuovi luoghi di lavoro e nuovi centri culturali farà la differenza nel ritmo e nella qualità del futuro sviluppo di Memphis, per sempre.

Ringraziamenti:
archimania, Lauren Mitchell and Kelsee McKim
Immagine di apertura:
A C Wharton, 63esimo sindaco di Memphis, in una fotografia di Stephanie Wexler

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