Nicola Violano: Come avete affrontato la progettazione di un museo destinato a essere paragonato al simbolo storicamente e culturalmente istituzionale del Bauhaus?
Volker Staab: Il nostro obiettivo era lo sviluppo di un progetto che, pur nell’autonomia concettuale e formale, andasse a costituire naturalmente un complesso insieme con il preesistente Bauhaus Archiv di Walter Gropius e non cancellasse la presenza simbolica del vecchio edificio.
Nicola Violano: Dove si manifesta, nel nuovo progetto di ampliamento dell’Archiv berlinese, l’identità della scuola tedesca del Bauhaus?
Volker Staab: La nostra concezione della scuola del Bauhaus non è una lettura in termini formali ma piuttosto in termini funzionali. Una delle idee centrali del Bauhaus (quella della disseminazione, del dialogo e dell’esperienza) si esprime nella nuova torre vetrata destinata al dipartimento di formazione del museo, al laboratorio Internet e all’atrio delle manifestazioni. La struttura della torre è inedita, con i delicatissimi pilastrini lievemente ruotati che avvolgono l’edificio e permettono la realizzazione di un duplice intreccio di scale, consentendo di utilizzare al meglio le superfici della torre.
Nicola Violano: La torre si distingue per il suo carattere di apertura. È l’intenzione di contrapporre la levità della torre al contesto oppure il desiderio di aprire la torre verso l’esterno?
Volker Staab: Entrambi i concetti sono giusti. Il nostro scopo era il rafforzamento della presenza dell’edificio nel contesto della città e del carattere pubblico del luogo, creando contemporaneamente una nuova immagine del Bauhaus Archiv collegata al profilo seghettato dell’edificio preesistente.
Nicola Violano: Che parte hanno i futuri utenti nella realizzazione del progetto? Avete avuto modo, con i vostri collaboratori, di sperimentare qualche reazione del pubblico al progetto?
Volker Staab: I risultati del concorso sono stati discussi in una manifestazione pubblica e sono stati presentati in due mostre successive. C’è stato molto interesse per il progetto da parte del pubblico, che – a quanto ci risulta – il Bauhaus Archiv continuerà a consultare in manifestazioni periodiche nel corso della realizzazione del progetto.
Nicola Violano: Dal concorso del 2005, l’anno in cui avete affrontato la medesima sfida, come si sono evolute le vostre idee sul museo e quali sono le caratteristiche che hanno contribuito a farne il progetto vincitore?
Volker Staab: Nel 2005 il compito era un po’ differente. Il sito destinato alla nuova torre d’ingresso all’epoca doveva essere concepito come un palazzo per uffici destinato all’investimento. Con i profitti della vendita di questo immobile sarebbe poi stato finanziato un ampliamento degli spazi espositivi del Bauhaus Archiv.
Nicola Violano: Quali sono i futuri programmi istituzionali del Bauhaus e quanto tempo prenderà la realizzazione vera e propria del progetto?
Volker Staab: Abbiamo appena iniziato la fase della pianificazione. L’obiettivo è iniziare a costruire nel 2018.
Bauhaus Neubau
Design: Staab Architekten (vincitori del concorso)