Arch and Art: Kollhoff

Il padiglione di Hans Kollhoff per Arch and Art – progetto di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza realizzato da Domus – è una cappella in cui abita un’opera di Mimmo Paladino. #21triennale

Nel giardino del castello di Schwetzingen, presso Heidelberg, c’è una situazione meravigliosa che già da studente m’impressionò, La fine del mondo: la vista, attraverso un buio corridoio di siepe, di un paesaggio dipinto, illuminato dall’alto, apparentemente lontanissimo.
È la vista romantica dalla grotta verso l’infinito, la vista di Caspar David Friedrich e anche di Schinkel del primo viaggio in Italia. Ed è inoltre la vista di Le Corbusier nel canopo di Villa Adriana, che diventerà significativa per Ronchamp. Una mezza sfera che cattura la luce e lascia apparire l’opera d’arte al visitatore che arriva dal buio. Opera d’arte, spazio e uomo si fondono in un’unità indissolubile sotto la luce diurna che cade dall’alto. L’arte contemporanea si esperisce diversamente? La si può vivere così.

2 aprile – 12 settembre 2016
Arch and Art
un progetto di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza
Realizzato da Domus in collaborazione con La Triennale
A cura di: Nicola Di Battista
Progetto di allestimento: Centro Studi Domus con Marco Diana
Progetto grafico: Giuseppe Basile
Ingegneria di progetto: Milan Ingegneria
Impresa costruttrice: Botta SpA

Padiglione
Architetto: Hans Kollhoff
Collaboratrice: Alessandra Saltarin
Artista: Mimmo Paladino

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