L’articolazione dei metodi doveva molto alle teorie che, nello stesso periodo, circolavano in Germania; eppure era inevitabile una specificazione legata allo sviluppo dei punti utili alla maturazione di un progetto. La determinazione di una forma doveva passare dalle caratteristiche necessarie a raggiungere la rappresentazione di un volume e di un peso, che riflettevano le regole del dinamismo presenti nelle strutture, in modo che il ritmo diventasse visibile attraverso la relazione e la proporzione tra i piani.
Un processo pragmatico che, dopo aver conferito proprietà fisiche a un’idea costruttiva, si realizza per mezzo di un passaggio di stato e comincia a esistere solo tramite la percezione.
Un’avanguardia che si responsabilizza dei simboli propagandistici dell’epoca, rendendo facile la collaborazione per progetti di grafica per manifesti pro bellici o per studi su strutture di grandi dimensioni per ospitare le funzioni costitutive della città, e i lavori di tesi, come lo studio sullo Stadio Rosso o sui quartieri residenziali, diventano occasione per studiare i numeri del potere.
A eccezione dei lavori di Sokolow per le terme, lo stadio di Kolli o la città-giardino di Golz, si tratta di una grandezza che dimentica di citare il verde nel suo contesto di collocamento, lasciando emergere l’artificiale presenza dell’uomo, vigoroso e robusto.
fino al 6 aprile 2015
VKhUTEMAS – A Russian Laboratory of Modernity Architecture designs 1920-1930
Martin-Gropius Bau
Berlino