


Ciò che della palestra Omiyamae colpisce di più al primo sguardo è la caduta di densità. Avvicinandosi all’edificio da un fitto quartiere residenziale fatto di piccole abitazioni private strettamente accostate, improvvisamente si arriva a una radura verde con due strutture a ellisse sorprendentemente basse, collocate con modestia al centro. Dove sono gli impianti sportivi preannunciati?
Cercando di evitare l’apparentemente inevitabile e imponente presenza di una struttura alta 15 metri Jun Aoki ha scelto di collocare la maggior parte del volume dell’edificio sotto terra. Ne consegue che la palestra Omiyamae è più bassa della città che la circonda. E non sporge affatto.





Una casa si chiude alla strada per aprirsi al paesaggio
Il progetto unifamiliare firmato da Elena Gianesini dialoga con il paesaggio vicentino, combinando tranquillità e stile contemporaneo, grazie a geometrie essenziali e alla copertura metallica Mazzonetto.