Modernism and its doubles

Il padiglione sudafricano, col titolo programmatico "Il Modernismo e i suoi doppi", interpreta il tema della 14. Biennale Architettura evidenziando la relazione tra architettura e storia politica del Paese.

Curato da Jean-Pierre de la Porte e Lemaseya Khama, rispettivamente figura di spicco dell'establishment culturale sudafricano e architetto operativo nell'ambito della ricerca, il padiglione rappresenta, rispetto al tema "Absorbing Modernity 1914-2014", l'occasione per una prima riflessione sul significato delle trasformazioni urbane e architettoniche nel Novecento in Sudafrica alla luce degli eventi storici di un secolo e dei momenti apicali di passaggio da una condizione politica all'altra.

Trapela da questa indagine un onnipresente doppio registro, e in particolare, rispetto al periodo 1961–1994, da un lato un Modernismo eclettico che assorbe e rielabora ogni possibile contaminazione formale colta dalle più diverse istanze dell'avanguardismo architettonico europeo e post-coloniale, dall'altro una preesistente sovrastruttura storicista legata al periodo precedente e alla stagione dell'apartheid, che si chiude nel 1994.

Modernism and its doubles, Sudafrica, Biennale Architettura 2014

Cuore del padiglione è lo spazio nel quale si sovrappongono statiche immagini attuali delle città sudafricane e volti di giovani della prima generazione post-apartheid che raccontano la loro personale percezione di questa ambigua e complessa stratificazione delle città in cui vivono.

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Modernism and its doubles, Sudafrica, Biennale Architettura 2014


Sudafrica
Modernism and its doubles

Commissario: Saul Molobi
Curatori: Jean-Pierre de la Porte, Lemaseya Khama
Progetto di allestimento: Lemaseya Khama
Sede: Sale d’Armi Nord, Arsenale

Modernism and its doubles, Sudafrica, Biennale Architettura 2014