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Città in movimento

La mostra "The Kinetic City" di Rahul Mehrotra è l'ultima tappa dell'indagine Urban landscape – Indian Case Studies, curata da Marina Engel, sull'India e le sue forme alternative di urbanizzazione.

Quella che viene presentata negli spazi della British School at Rome non è la semplice descrizione della condizione urbana in India, ma la base per una nuova teoria urbana. Attraverso la lettura della condizione urbana in India, Rahul Mehrotra si prefigge l'obiettivo di ridiscutere gli strumenti con cui la progettazione architettonica e la pianificazione urbana agiscono nella città. Il ragionamento parte dalla costatazione che all'interno delle città indiane oggi vivono contemporaneamente due realtà diverse tra loro, che occupano però lo stesso spazio fisico: la Static City, permanente e materiale, e la Kinetic City, in continuo movimento e trasformazione.

Mehrotra ci invita a leggere queste due entità non più separatamente, come la contrapposizione tra ambiente formale e informale, ma come un nuovo carattere produttivo della città stessa, dove la sfida diventa quella di riuscire a rendere questa stratificazione di dinamiche uno strumento per il progetto. La Kinetic City ha una natura temporanea, si modifica e si rigenera costantemente. Non è altro che un sistema dinamico di appropriazione dello spazio, un'urbanizzazione molecolare che si costituisce e si sviluppa relazionandosi agli spazi, ai sistemi e alle infrastrutture della Static City.

La mostra si sviluppa negli spazi della galleria in tre momenti diversi. La sala d'ingresso presenta un lungo testo teorico di Mehrotra che introduce alla Kinetic City. Il corridoio che porta alla sala espositiva permette, attraverso una wallpaper di fotografie e una decorazione di fili e lucine sospesa al soffitto, di immergersi nel carattere e nella complessità dell'universo urbano indiano. La sala espositiva indaga questa impalpabile condizione della città raccontando alcune vicende di Mumabay, come un campionamento delle infinite manifestazioni della città immateriale. Attraverso il racconto di queste sei storie si articola il progetto di ricerca individuando un vocabolario ristretto di termini per definire la Kinetic City: Transaction, Networks, Housing, Assembly, Instability e Spectacle.
Installazione della mostra "The Kinetic City", alla British School at Rome
Installazione della mostra "The Kinetic City", alla British School at Rome
Assembly è, per esempio, la storia di un campo da cricket che, nell'arco di una giornata, si trasforma costantemente, unendo la tradizione dello sport inglese alla cerimonia locale del matrimonio, mentre Networks è il sistema di consegna dei pasti, che sfrutta la rete infrastrutturale del treno per consegnare ai lavoratori le pietanze cucinate dalle proprie famiglie. Mehrotra propone di osservare con un nuovo sguardo il rapporto tra locale e globale, localizzando programmi globali e globalizzando programmi locali e afferma: "Sono gli eventi e non più l'architettura lo spettacolo della città".

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