Tile of Spain Awards 2012

I vincitori della decima edizione del premio dell'associazione spagnola dei produttori di piastrelle di ceramica – Sol 89 e Ramón Fernández-Alonso – dimostrano che la prassi professionale dell'architettura è abbastanza elastica da produrre edifici di qualità senza sprechi di risorse e senza spese superflue.

Il premio Tile of Spain Awards of Architecture and Interior Design, più noto come ASCER Awards, viene organizzato ogni anno dalla Asociación Española de Fabricantes de Azulejos y Pavimentos Cerámicos, l'associazione spagnola dei produttori di piastrelle di ceramica, con lo scopo di diffondere la conoscenza e le applicazioni dei loro prodotti nell'edilizia, ed è aperto a livello internazionale ai progetti che usano la ceramica spagnola. Ma questa edizione è importante in Spagna per ragioni particolarmente significative: prima di tutto è la decima edizione del premio e, secondo l'associazione, l'uso delle piastrelle di ceramica come materiale d'architettura negli ultimi dieci anni è cresciuto, e la stessa cosa è accaduta alla qualità dei progetti partecipanti. Ma il fatto forse più importante di questa edizione è che i vincitori nelle due categorie previste dal regolamento sono progetti spagnoli, in un momento in cui la professione dell'architetto sta attraversando la peggior fase negativa degli ultimi dieci anni.

I progetti vincitori sono la Escuela de Hostelería en Matadero, la Scuola alberghiera dell'ex mattatoio di Medina-Sidonia, dello studio Sol 89 (María González García e Juanjo López de la Cruz), per la categoria Architettura; e la Escuela de Magisterio, la facoltà di Magistero di Granada, di Ramón Fernández-Alonso (Ramón Fernández e Alonso Borrajo) per la categoria Architettura d'interni. Della giuria facevano parte Juan Navarro Baldeweg, Francisco Aires Mateus, Luis Martínez Santa-María, Joseph Grima, Anatxu Zabalbeascoa, Matali Crasset e Ramón Monfort.

I due progetti vincitori, dopo tanti anni di grandi progetti e di costruzioni da archistar in Spagna, hanno anche un valore emblematico: dimostrano che l'architettura può essere la risposta al contesto e alle condizioni attuali del paese, e che la prassi professionale è abbastanza elastica da produrre edifici di qualità senza sprechi di risorse e senza spese superflue.
In apertura: Escuela de Hostelería en Matadero, la Scuola alberghiera dell'ex mattatoio di Medina-Sidonia, dello studio Sol 89 (María González García e Juanjo López de la Cruz), vincitore per la categoria Architettura. Qui sopra: la Escuela de Magisterio, la facoltà di Magistero di Granada, di Ramón Fernández-Alonso (Ramón Fernández e Alonso Borrajo), vincitore per la categoria Architettura d'interni
In apertura: Escuela de Hostelería en Matadero, la Scuola alberghiera dell'ex mattatoio di Medina-Sidonia, dello studio Sol 89 (María González García e Juanjo López de la Cruz), vincitore per la categoria Architettura. Qui sopra: la Escuela de Magisterio, la facoltà di Magistero di Granada, di Ramón Fernández-Alonso (Ramón Fernández e Alonso Borrajo), vincitore per la categoria Architettura d'interni
Il progetto della scuola alberghiera si trova a Medina-Sidonia, una città della provincia di Cadice che viene considerata una delle più antiche d'Europa. In questo contesto – circondata dalla densa architettura del macello dei primi dell'Ottocento, fatta di muri spessi, di cortili e di pietra – la scuola progettata da Sol 89 diventa un'esercitazione sul modo di adattare nuove idee e nuovi materiali a un luogo ricco di memoria locale e di creare un dialogo tra gli edifici storici preesistenti di una cittadina di circa 12.000 abitanti. Il concetto di rinnovamento è sempre collegato a una visione poetica complessiva della memoria e del rapporto tra il passato, il presente e il futuro. Su queste basi il tetto di piastrelle di ceramica dà identità al progetto, innalzandosi nel suo profilo a formare una serie di aperture che, nelle parole degli architetti, attraggono la luce e riecheggiano la molteplicità dei tetti che popolano il versante del colle di Medina-Sidonia. Lo schema dell'edificio ha due funzioni formali principali: mimetizzare la nuova struttura che collega le costruzioni antiche e il paesaggio naturale, e contemporaneamente realizzare spazi interni e adattabili, secondo le richieste del committente. Nella creazione di questo piccolo ma ben progettato edificio, con l'uso delle piastrelle di ceramica sul tetto che dà vita a una nuova icona cittadina, gli architetti hanno dato un'intelligente soluzione all'uso di infrastrutture preesistenti per creare nuovi spazi dotati di significato. Come afferma Bruce Sterling "il futuro è questo luogo in un tempo differente", e si ha quasi la sensazione che parli proprio di questo progetto e di tutta la storia dei suoi muri.
Escuela de Hostelería en Matadero, la Scuola alberghiera dell'ex mattatoio di Medina-Sidonia, dello studio Sol 89 (María González García e Juanjo López de la Cruz), vincitore per la categoria Architettura
Escuela de Hostelería en Matadero, la Scuola alberghiera dell'ex mattatoio di Medina-Sidonia, dello studio Sol 89 (María González García e Juanjo López de la Cruz), vincitore per la categoria Architettura
Il progetto vincitore della sezione Architettura d'interni, la facoltà di Magistero, in questa categoria è stata una sorpresa, perché l'edificio possiede anche una facciata importante e fluida, in cui hanno una parte anche le piastrelle di ceramica; la sensazione della facciata che levita sul vetro trasparente usato per il piano terreno ha catturato l'attenzione della stampa specializzata spagnola. Ma se si guarda con attenzione agli interni per scoprire quale sia il motivo del premio conferito al progetto, si vede come l'edificio soddisfi con tono misurato le esigenze della scuola e come sia stato progettato in base all'idea di offrire, con il progetto degli spazi, un'architettura intima, quasi familiare. Lo stretto rapporto tra esterno e interno è rafforzato dal fatto che il punto focale del progetto dell'edificio è il suo involucro di ceramica, tanto che si può notare la coerenza del rivestimento con gli attenti interni dai soffitti di ceramica e dall'immanente presenza della luce. Il modo in cui il colore rossastro della ceramica interagisce con il bianco interno e con la luce naturale produce la sensazione di calore degli interni dei due livelli principali.
I due progetti vincitori, dopo tanti anni di grandi progetti e di costruzioni da archistar in Spagna, hanno anche un valore emblematico.
Escuela de Hostelería en Matadero, la Scuola alberghiera dell'ex mattatoio di Medina-Sidonia, dello studio Sol 89 (María González García e Juanjo López de la Cruz), vincitore per la categoria Architettura
Escuela de Hostelería en Matadero, la Scuola alberghiera dell'ex mattatoio di Medina-Sidonia, dello studio Sol 89 (María González García e Juanjo López de la Cruz), vincitore per la categoria Architettura
Di fronte all'attuale situazione economica spagnola ogni edificio diventa anche un'affermazione politica. La reinterpretazione del modo in cui si dovrebbe costruire, restando più vicini al committente, agli utenti, all'ambiente locale, è un modo per definire che cosa dovrebbe essere l'architettura. È facile capire quali siano i tratti comuni dei due progetti vincitori: adattabilità, poesia e importanza del contesto locale. In un'epoca un cui la formazione all'architettura va rivisitata è bello vedere che entrambi i progetti sono scuole… Anche se non si tratta di scuole d'architettura, forse un rapporto stretto tra professione e formazione fa parte della nuova concezione dell'architettura di cui tanto c'è bisogno nel periodo attuale.
La Escuela de Magisterio, la facoltà di Magistero di Granada, di Ramón Fernández-Alonso (Ramón Fernández e Alonso Borrajo), vincitore per la categoria Architettura d'interni
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Il progetto per il ridisegno di Plaza Mayor de Almazan di Churtichaga+Quadra-Salcedo Arquitectos ha guadagnato una menzione d'onore nella categoria Architettura
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