Due omini nella prima slide di Martin Naumann, studio naumann.architektur, ci accompagnano alla scoperta della S(ch)austall a Ramsen, stalla per maiali trasformata in spazio di lavoro nel 2004. Svuotare e ripulire il volume preesistente in pietra da ogni superfetazione, renderlo stabile e innestare al suo interno un esatto duplicato ligneo, a una "distanza di rispetto" di 8 centimetri. Due involucri – pesante e leggero – resi più forti dal gap costante che li separa, per un tema antico come quello della "casa nella casa". Ultima slide, l'omino si inchina per ringraziare.
Enrico Scaramellini, di ES arch enricoscaramelliniarchitetto, riduce la scala dell'intervento con A wardrobe in the landscape, il progetto del 2010 di un elegante "riempimento" di un vuoto creatosi nel volume di un rifugio a Madesimo. È un intervento al confine tra architettura ed elemento di arredo: una facciata di pannelli di legno verniciati d'argento, con la trama orientata in modo alternato per riflettere in modo differente la forte luce del sole, cela lo spazio delle scale e di una camera. Come la neve cambia le forme del paesaggio, così questo innesto deve prender parte al divenire del contesto e quasi scomparire.
Giuseppe Caruso, di Caruso Torricella Architetti, precisa come il concetto di "matrioska" implichi quello di una estetica e di un livello qualitativo condivisi e ripetuti in scala differente. È il principio alla base del Centro Ricerche di Dalmine del 2009, in cui sotto l'esistente tetto del capannone con struttura metallica risalente al 1902 è stato creato un "nuovo paesaggio" composto da unità separate per uffici e laboratori.
I giovani spagnoli Langarita-Navarro presentano il progetto per la Red Bull Music Academy, sorta nel 2011 nella Nave 15 del Matadero di Madrid, trasformata per due mesi in "nave della musica". Il progetto di una micro città, e non di un edificio, composta quindi di vari elementi funzionali che diventano forme nello spazio unico della Nave. Gli studi sono dei volumi lignei, figure archetipe della casa con falde asimmetriche; la sala di registrazione è realizzata con sacchi di terra per soddisfare i requisiti acustici; tendaggi multicolor e grandi vasi con piante di un ipotetico micro Eden. Il tutto dentro l'involucro della storia.
Tiziano Cattaneo definisce la stategia in-between, tra il restauro architettonico e la nuova progettazione, usata per la rigenerazione dell'ex Gil di Monza del 2005, dello studio Bugatti BCMA di Milano. Uno scavo al piano terra, con cui è stato creato un ambiente a doppia altezza attraversato da un corridoio sospeso, è segno di un approccio endogeno all' edificio, dove alle nuove funzioni corrisponde uno spazio multifunzionale.
Ha un gemello, è smontabile ed itinerante: il Cube by Electrolux di Park Associati è ancora probabilmente presente negli occhi dei milanesi che si levano sopra la Galleria Vittorio Emanuele. Un progetto senza contesto, spiega Michele Rossi, che va continuamente a reinventarsi; pensato per "posarsi" in ambienti naturali e urbanizzati, il marketing l'ha però spinto solo nella seconda direzione. A Milano, questo "kit con montaggio a secco" ha suscitato grande curiosità e altrettante polemiche, ed è stato possibile solo grazie alla sua peculiarità di essere temporaneo.
La Wohlfahrt-Laymann House a Francoforte dello studio Meixner Schlüter Wendt Architekten è una "nuova conchiglia" sorta attorno alla costruzione risalente agli anni Trenta . Lev Libeskind descrive l'Eric F Ross Building a Berlino: un cubo inclinato penetrerà la parete esterna della sala dell'esistente Blumengrossmarkt, altri due cubi sorgeranno invece all'interno, come auditorium e libreria della futura sede dell'Accademia del vicino Museo Ebraico.
"Cause the city always grows", l'idea stessa di continuità non va preservata, ma deve trasformarsi insieme alla contemporaneità. E non è importante la forma, quanto un concetto di sovrascrittura di testi e programmi nuovi. Preesistenza architettonica quindi come corpo, risorsa o testo. Addizione contemporanea dipendente da essa concretamente ma non in termini di identità: endogeno od esogeno, aggredisce l'esistente dall'esterno o vi germoglia all'interno. Riconfigurazioni, superfetazioni: alla base di tutti questi interventi architettonici c'è un ideale di sincerità nei confronti del trascorrere del tempo e una visione positiva della contaminazione. Un concetto positivo e propositivo di ritorno sulle cose, che porta alla riattivazione del presente, anche attraverso la smallness, piccoli episodi urbani che si inseriscono in una idea di flusso del tempo che non va mai all'indietro. "There is still a place for small folies", ha detto Szczesny, invitando a scacciare la paranoia che avvolge la contemporaneità. "Parole, parole, parole" ha ripetuto per tutta la durata del workshop la voce di Mina, un leggero, ma insistente, sottofondo proveniente dalla sala accanto. Speriamo che, almeno questa volta, la "Tigre di Cremona" si stia sbagliando e crediamo invece alle sue parole di "Matrioska": "Guardala bene / questa Matrioska / non la conosci mai quanto basta".
