Nel contesto sociale di un Paese in via di sviluppo come la Thailandia, le abitudini quotidiane sono caratterizzate da diversità, complessità, mutazioni, e dal desiderio paradossale di essere persone moderne e globali ma, allo stesso tempo, di rimanere attaccati alla tradizione locale e ai ricordi nostalgici del passato. Si può, per esempio, vedere un'elegante impiegata che regge una lussuosa borsetta, mentre aspetta la sua insalata di papaia a un chiosco di strada. O il tabernacolo degli dei che proteggono la famiglia, davanti alla casa in stile romano di un nucleo famigliare della classe media. O ancora, nelle zone rurali, si possono scorgere abitazioni nelle quali i proprietari rimpiazzano le tegole deteriorate di argilla con una copertura di un blu sgargiante, solo per fare sapere quanto sono diventati ricchi. Ogni cosa è un crogiolo di proiezioni del caos presente oggi in Thailandia: una nazione globale, ma ancora locale. Questa condizione "tipicamente Thai" — nella quale ogni cosa è disordinata, caotica, complessa e in corso d'opera — è la realtà alla quale numerosi architetti hanno scelto di girare le spalle. Fuggono dalle strade frenetiche, per costruire altrove le proprie utopie urbane: aree protette dove tutto è controllato, lindo e tranquillo, nel tentativo di domare proprio i caratteri di questo Paese.
In questo clima di confuso torpore, il collettivo all(zone) sceglie invece di andare in giro per le vie a divertirsi, cercando di capire il paradosso caotico di Bangkok e tentando di dare una struttura al caos per evitare che esso diventi un problema eccessivo per la gente, ma senza tradire la tradizionale allegria del vivace tessuto urbano. All(zone) non fa mistero del proprio interesse per le materie e gli stili vernacolari. Tutta la sua attività è incentrata sulla ricerca e l'uso di materiali locali che possono essere trovati, prodotti e utilizzati per costruire all'interno della metropoli. Mira a creatività e a soluzioni progettuali, nelle quali funzionalità e contesto fisico si scontrano armonizzandosi.
Il lavoro di all(zone) possiede un carattere vernacolare ma, allo stesso tempo, appare moderno
