Come mostra di progetti di laurea, l'AA Projects Review si distingue per numerosi motivi. Per prima cosa gli studenti provengono dall'unica scuola d'architettura privata di Gran Bretagna, il cui albo d'oro di ex allievi che hanno ottenuto il premio Pritzker parla di un'istituzione che non si occupa tanto della quotidianità di cantiere della disciplina quanto di ciò che il suo direttore, Brett Steele, definisce architettura come "forma culturale di sapere, di formazione e di ricerca". Ed è anche una delle poche mostre che non si limita a esporre i lavori dei laureati, ma presenta quelli di tutti i suoi settecento studenti, dal primo anno al dottorato. E quindi non offre solo il panorama di un unico anno di vita della scuola, ma una visione delle tipologie, degli interessi intellettuali e delle impostazioni formative disciplinari in via di affermazione.
La ricerca è una componente fondamentale dell'attività della scuola, evidente nell'alta qualità dei lavori dei laureati. All'ingresso dell'edificio, a sinistra, una sala ospita alcuni risultati di questo livello di studi, di cui fanno parte il Design Research Lab guidato da Patrick Schumacher e i corsi di Progetto ambientale sostenibile e Tecnologie emergenti. Uno dei punti forti di questi ultimi era l'Expandable Surface System ("Sistema a superficie espansibile") di Jacob Bek, Ignacio Martí e Pablo Zamorano, che usa fogli di compensato come materiale strutturale di un padiglione che unisce ai fini della sostenibilità il progetto computerizzato alla costruzione manuale.
La ricerca è una componente fondamentale dell'attività della scuola, evidente nell'alta qualità dei lavori dei laureati.
