Commissionato nel 2008 da Parque Expo e dalla direzione dell'Oceanário, l'edificio è stato completato in tempi brevissimi, nonostante le sostanziali modifiche apportate al progetto in corso d'opera. L'evoluzione progettuale dall'idea iniziale alla sua realizzazione ha visto lo studio Campos Costa Arquitectos lavorare a stretto contatto con la committenza, le imprese di costruzione e i consulenti scientifici, favorendo un rapporto dialettico che rispettasse le molteplici esigenze. La proposta si è basata su alcuni principi di partenza che ne hanno guidato lo sviluppo: la relazione con il contesto, il rapporto con l'edificio preesistente, le ragioni di sostenibilità energetica, fondamentali nella ricerca di Campos Costa sin dagli studi universitari.
Il nuovo complesso, oltre ad ospitare le mostre temporanee, un auditorium e servizi per il pubblico, è il nuovo ingresso all'Oceanário progettato nel 1998 dallo statunitense Peter Chermayeff, al quale è collegato tramite un ponte sospeso. Si tratta di un prisma irregolare le cui facciate sono diversamente inclinate, per servire da contrappunto all'opera di Chermayeff e relazionarsi alla piazza e agli edifici circostanti. È caratterizzato da una ricercata semplicità formale, accompagnata da un elaborato trattamento della superficie esterna e dalla creazione di una dinamica complessità spaziale – tratti identificativi della ricerca di Campos Costa, dal progetto della Casa não Casa al concorso per il Padiglione del Portogallo per l'Expo 2008 di Saragozza.

La nuova architettura si sviluppa su tre livelli raccordati da una scala che è uno degli elementi più significativi per la definizione della spazialità interna. Situata nel nucleo centrale dello stabile, deve la sua evoluzione formale alle tre differenze di quota che caratterizzano l'edificio. Connette la hall di ingresso con il piano seminterrato, in cui trova posto un auditorium per 125 persone, e con il livello superiore, che ospita 600 mq dedicati alle mostre temporanee e la caffetteria/ristorante.
E proprio la caffetteria è uno dei luoghi più suggestivi per il visitatore. Qui lo spazio sembra definirsi in base all'ingresso della luce naturale, attraverso la superficie esterna dell'edificio che da compatta si fa rarefatta, favorendo l'osmosi tra gli interni e il paesaggio urbano circostante.
La ricerca sulla luce come elemento compositivo è centrale in questo progetto sin dalla prima proposta del 2008 che prevedeva una struttura in cemento prefabbricato che si 'smaterializzava' in corrispondenza di una serie di fori variamente posizionati.

La continuità con l'intorno è esaltata dalla struttura che, sospesa su setti di cemento armato, sembra librare nell'aria, definendo uno spazio pubblico coperto. La piazza entra idealmente nell'edificio, mettendone in evidenza le spiccate qualità urbane.

Oceanário, Lisbona
Architettura: Campos Costa Arquitectos
Coordinatore: Pedro Campos Costa
Progetto: Pedro Campos Costa, Marta Onofre, Ivan Teixeira, Ana Mendes
Esecuzione: Pedro Campos Costa, Duarte Santo, Mário Ferreira, Francisco Lemos, Marta Onofre, Alessia Allegri e Daniela Figueiredo Consulenti: Countant Aquariums
Struttura: Betar, estudos e projectos de estabilidade
Specialisti: EPPE, progetti di ingegneria
Installazioni meccaniche: Promee
Acustica: Dblab
Cliente: Parque Expo'98 SA e Oceanário de Lisboa
Costi realizzazione: 3.700.000 euro
Superficie costruita: 4000 m2
Materiale principale: facciata in ceramica (Cumella Ceramics, Disset, Spagna)


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