Scommessa con l'invisibile
3… 2… 1…
La rivoluzione è in marcia e noi siamo gli esploratori e i soldati della creatività della Divisione Territori ignoti!
Raccogliamo, riflettiamo, raccontiamo, agiamo, registriamo e sperimentiamo; elaboriamo archivi per un futuro possibile. Nomadi a caccia dell'ultima balena dei mari, rivestiti delle nostre tute rosse da laboratorio cerchiamo residui di uranio e polveri radioattive. Quarantadue partecipanti che vengono dagli Stati Uniti, dall'Olanda, dalla Grecia, dall'Italia, dal Canada, dalla Germania, dalla Francia, dal Portogallo e da altri paesi sono addestrati a perdersi nel Territorio, in cerca del repertorio di immagini della catastrofe.

Siamo gli esploratori della zona morta!
Almeno così pensiamo… Oppure è un quadro dipinto apposta per noi?
Guardiamo ciò che resta di una bambola, per terra accanto all'autobus, e le decorazioni natalizie che qua e là sono ancora sugli alberi, abbandonati dagli abitanti di Pripyat nel corso dell'espulsione di massa del maggio 1986, dopo l'esplosione del Reattore 4 di Chernobyl.

Ci fermiamo a dar da mangiare ai pesci gatto proprio accanto al sarcofago che oggi ricopre il nucleo mortale, ancora radioattivo. Questo gigantesca scudo nucleare è stato costruito durante l'emergenza in seguito alla dispersione su vasta scala di elementi radioattivi. Qui i livelli di radioattività sono più alti e possiamo fotografare solo "la parte frontale del sarcofago, non a destra né a sinistra", ci dice Maksim, la nostra guida, che è nato a Chernobyl e conduce la visita. Ci dice che sta bene, che "il [suo] stato di salute viene controllato ogni anno dal reparto di Radiologia dell'ospedale di Chernobyl" e che con lui siamo "in buone mani". Maksim chiacchiera molto della Zona proibita e perciò tutti cominciamo a tranquillizzarci…
Le decisioni prese allora a Chernobyl erano “decisioni sperimentali”. In realtà nessuno sapeva che cosa fare. Sergeij crede che Chernobyl dovrebbe diventare un centro di addestramento per le emergenze radioattive, o forse dovrebbe essere usata come parco nazionale.

Il giorno prima di entrare nella Zona proibita abbiamo conosciuto Sergeij Mirnyi, il primo a visitare la zona. Era un "liquidatore", aveva il compito di "liquidare le conseguenze " di Chernobyl. Lui e al sua squadra sono diventati responsabili della decontaminazione della Zona due mesi dopo l'incidente. Ha un'immagine molto ottimistica della zona, che ho trovato abbastanza sconvolgente… Addestrato con il suo reparto dall'Unione Sovietica per una possibile terza guerra mondiale, quando si verificò il disastro era l'ufficiale responsabile del controllo NBC (Nucleare, Batteriologico, Chimico).

Sergeij ci ha spiegato come l'Unione Sovietica sia riuscita a svuotare l'intera città di Pripyat (50.000 abitanti) con 1.000 autobus. Ha detto che le decisioni prese allora a Chernobyl erano "decisioni sperimentali". In realtà nessuno sapeva che cosa fare. Sergeij crede che Chernobyl dovrebbe diventare un centro di addestramento per le emergenze radioattive, o forse dovrebbe essere usata come parco nazionale. Al momento la zona è sotto la sorveglianza di quello che il governo ucraino chiama "ministero dell'Emergenza", l'accesso è severamente proibito perché il sito di Chernobyl è da tempo "sede di indagini"…


Questo il calendario della visita alla zona:
Primo giorno
• Posto di controllo 1: passaporto, perquisizione: 22' 53"
La Zona proibita si estende per un diametro di 30 chilometri intorno alla centrale.
• Riunione con la guida all'albergo di Chernobyl: 14'58" compresa la firma di un accordo vincolante per i partecipanti.
"Nel corso della visita alla Zona proibita è assolutamente vietato
- portare con sé armi di qualunque tipo
- bere alcolici o assumere droghe
- mangiare o fumare all'aperto
- toccare qualunque struttura o vegetale
- sedersi o collocare equipaggiamento fotografico a terra
- asportare qualunque oggetto
- contravvenire alle regole sull'abbigliamento (scarpe aperte, pantaloni corti, gonne)
- rimanere nella zona in assenza del funzionario responsabile della comitiva"
• Pranzo alla mensa di Chernobyl con gli operai della Novarka che stanno costruendo il "nuovo contenitore di sicurezza" destinato a rimpiazzare l'attuale sarcofago.
• Visita al teatro, parco tematico di Pripyat
• Cena all'albergo di Chernobyl (all'interno della Zona proibita)

• Visita alla scuola, alla piscina ecc. di Pripyat
• Visita al sarcofago
• Cibo ai pesci gatto di fronte al sarcofago
• Visita al monumento commemorativo
• Posto di controllo, controllo del livello di radioattività
• Uscita dalla Zona alle ore 17
Ora siamo vicini al lago di Aral, a bordo di un treno notturno kazako, in attesa di un'esperienza… tornerà il lago di Aral a bagnarci i piedi?
Per ulteriori informazioni sulla Divisione Territori sconosciuti si veda www.unknownfieldsdivision.com.

Liam Young
Kate Davies
Collaboratori:
Chris Hatherill Clive Van Heerden Emmanuel Verycuse Eric De Haas Jack Mama Jonathan Gales Michael Madsen Regina Peldszus Stephen Smith Vincent Fournier Will Wiles Nelly Ben-Hayoun
Partecipanti:
Adam Molinski Aldongar Cherdabayev Andrea Bagnato Andreas Makas Breanna Carlson Bryan Allen Charles Irby Colleen Tuite Demetris Constantinides Ellen Hartman Greg Barton Ian Quate Joan Tom Joana Rodrigues Judson Hornfeck Madeeha Merchant Mond Qu Neil Berrett Nicolas Moore Nicole Koltick Oliviu Lugojan-Ghenciu Pete Collard Samantha Lee Svetlana Demchenko Vere Van Gool William Dunaway Yuri Yoshioka Kassymkhan Ulykbanov Arjen Oosterman:
All photographs © Neil Berrett 2011.

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