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Tree Hotel

A Harads, in Svezia, un hotel composto da singolari camere sospese sugli alberi, disegnate da progettisti svedesi, è un work in progress che cresce immerso nella natura.

Compie un anno di vita il Treehotel, l'ormai noto albergo di Harads quasi famoso come quello di ghiaccio che, ricostruito ogni anno sempre nella Lapponia svedese, sta contribuendo ad attirare visitatori in una zona estrema del pianeta. Per chi ancora non lo sapesse, l'idea del Treehotel nacque qualche anno fa dai proprietari del piccolo albergo Brittas Pensionat che, probabilmente, come molti adulti rimpiangono di non aver mai avuto una casa su un albero, simbolo di libertà per ogni bambino stupendamente incarnato da Pippi Calzelunghe. Forse non è un caso che anche la strana bambina venga dalla Svezia! Ma, al di là del lato psicanalitico dell'iniziativa che sicuramente accomuna molte persone e contribuisce al successo del progetto, l'aspetto più interessante è dato dalla capacità dei proprietari di aver trasformato l'albergo in un vero e proprio laboratorio di architettura contemporanea. Fondamentale è la scelta dei progettisti, per ora tutti scandinavi, selezionati tra gli studi più interessanti emersi o emergenti dell'ultimo decennio.
In alto: Bertil Harström (Inredningsgruppen), Birds nest; qui sopra: Tham & Videgård Arkitekten, Mirror Cube.
In alto: Bertil Harström (Inredningsgruppen), Birds nest; qui sopra: Tham & Videgård Arkitekten, Mirror Cube.
È riconoscibile così un metodo comune, fondato sull'abitudine al dialogo con l'ambiente naturale, attraverso tutti i mezzi possibili (le forme, i materiali, gli spazi interni, le aperture), tutti quegli elementi che hanno sempre reso riconoscibile l'approccio della cultura nordica alla modernità. Tuttavia gli esiti sono molto eterogenei: le prime cinque camere realizzate nel 2010 vanno dal cubo di Tham & Videgård Arkitekten, che tenta di mimetizzarsi nel paesaggio con l'effetto ottico del rivestimento a specchio, al nido d'uccello di Bertil Harström (Inredningsgruppen), che cerca invece la mimesi con un intreccio di rami (ma all'interno regna la geometria pura) mentre la camera Ufo, sempre di Harström, esprime una volontà di contrasto ipertecnologico. La cabina di Cyrén & Cyrén è un'architettura sospesa a un ponte, e ancora un ponte fa da collegamento tra il terreno e il rosso Blue Cone disegnato da Sandell Sandberg, un piccolo alloggio costruito con la tecnica tradizionale delle scandole in betulla, colorate però di rosso.
Mirror Cube: veduta dell'interno.
Mirror Cube: veduta dell'interno.
La sesta camera, in fase di costruzione, è quella progettata da Marge Arkitekten: A Room with a View (non ovviamente sul cortile) si sviluppa con tre volumi sospesi a diverse altezze su esili pilastri in acciaio, rivestiti all'esterno con legno multistrato scuro per riflettere la luce del sole, lasciando posto su due lati a una vetrata aperta sul panorama. Un'altra camera in fase di realizzazione (ne è prevista l'installazione per febbraio 2012) è progettata dal finlandese Sami Rintala, che si vede impegnato nel suo tema favorito: un'architettura di piccole dimensioni criticamente sospesa nella natura, un elemento estraneo e tuttavia capace di arrivare in punta di piedi, gentilmente, nel paesaggio: in questo caso si tratta di un frammento di architettura, una specie di trave che si oppone orizzontalmente alla verticalità degli alberi ed è sostenuta dai 4/6 alti fusti (pilastri) dei pini che si trovano nella parte più alta della collina. Le finestre guardano verso sud mentre ai due estremi del volume si aprono i balconi delle due camere comunicanti collocate ai lati dello spazio. Nella parte centrale si trovano invece una cucina, una sala da pranzo e il bagno. Il rivestimento esterno è previsto in pannelli di legno di pioppo ossidato, un'essenza che resiste perfettamente al clima nordico.
Il desiderio infantile della casa sull'albero si è concretizzato in questo albergo sospeso nei boschi svedesi
Sandell Sandberg: Blue Cone, in scandole di betulla dipinte di rosso.
Sandell Sandberg: Blue Cone, in scandole di betulla dipinte di rosso.
Nel futuro immediato del Treehotel è prevista anche la costruzione di un edificio comune che ospiti le saune, gli spogliatoi, uno spazio vendita (l'idea è quella di vendere prodotti disegnati dagli architetti coinvolti nel progetto) e una zona lounge, su progetto dello svedese Thomas Sandell.

Dato il grande interesse internazionale suscitato da questa formula alberghiera, dopo questa prima generazione di camere tutte 'made in Scandinavia' i proprietari pensano di aprire la progettazione delle camere ad architetti di tutto il mondo e, probabilmente, di espandere il brand vendendo licenze per aprire Treehotel ovunque. Così che gli alberghi possano continuare a crescere sugli alberi.
Il progetto di Marge Arkitekten: A Room with a View, in fase di costruzione.
Il progetto di Marge Arkitekten: A Room with a View, in fase di costruzione.

Gli infissi si trasformano in cornici che raccontano lo spazio

Una casa piena di pace, costruita con pochi segni e una palette di materiali in armonia con l'intorno. Protagonisti del racconto visivo, gli infissi color antracite di Edilpiù.

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