Un complesso scolastico di feld72

In Alto Adige, gli architetti austriaci Feld72 hanno costruito un gruppo di edifici scolastici in larice e calcestruzzo bianco a vista.

Nella stupenda regione di confine dell'Alto Adige, su un ex campo di minigolf che ha per sfondo alcune delle montagne più famose del mondo, gli architetti austriaci Feld72 hanno realizzato un sommesso gruppo di edifici scolastici. Il kindergarten è stato costruito su un pendio della cittadina di Terento, all'incrocio delle aree culturali tedesca, italiana e ladina. Il complesso è stato progettato con corsi di larice e calcestruzzo bianco a vista, e comprende gli uffici comunali, una palestra e la vicina scuola elementare. Questo insieme di edifici scolastici è stato progettato nella forma di tre "case" distinte, con le facciate lievemente sfalsate e collegate da corridoi vetrati.

"Le differenti unità costruttive sono state progettate in rapporto alla vicina scuola elementare e le loro proporzioni tengono conto della percezione e dell'identità dei bambini", spiegano gli architetti. "La differenza nella forma delle 'case' aiuta i bambini ad assumere la loro posizione e a comprendere l'organizzazione spaziale e sociale del centro. I bambini, nelle rispettive unità, si sentono a casa loro."

Esternamente l'edificio rispetta i linguaggio vernacolare locale, con i tetti a falde e i muri bianchi, ma all'interno il progetto assume un aspetto più giocoso. Tutte le aule sono rivolte a sud e sono inondate di luce, mentre le aree per le attività multifunzionali sono orientate a nord verso la zona pedonale oppure, nel caso di quella a ovest, verso la parte più bassa del pendio. "Volevamo creare strutture spaziali differenziate, ambienti che fornissero il massimo potenziale di stimolazione possibile per le attività autonome dei bambini, per il loro orientamento, per la loro comunicazione, per la loro interazione sociale e per la loro ricettività estetica. Ambienti da usare con elasticità come palcoscenico delle attività dei bambini, ma anche come rifugi di quiete."

Il nido d'infanzia, seguendo il pendio, scende sotto terra, in una fusione di struttura costruita e paesaggio. Lo spazio esterno e quello interno scorrono l'uno nell'altro ogni volta che sia possibile, mentre il tetto è stato trasformato in uno spazio a giardino accessibile dal piano superiore. Il campo da gioco e il parco adiacenti, come le vicine zone a prato e a bosco, si fondono offrendo ai bambini spazi aperti. Da ogni aula i bambini possono raggiungere il giardino attraverso un patio dalla pavimentazione di legno.

Le aule al piano terreno comprendono due livelli: grazie a passerelle di collegamento, gallerie e spazi aerei offrono una varietà di esperienze spaziali e di prospettive. Le gallerie rivestite di pannelli di larice sono posate come nidi d'uccello sulle strutture di calcestruzzo a vista e due passerelle portano all'area destinata alle attività fisiche collettive. Differenti vedute dalle finestre intorno al nido portano fin dentro l'edificio lo scenario delle montagne circostanti.

L'area multifunzionale centrale è situata sul livello più basso. Grandi porte scorrevoli possono essere aperte per collegarla allo spazio libero tra il nido e la scuola. Un elemento divisorio dà spazio sufficiente a riporre i materiali necessari a diverse attività, ma si può anche usare come scultura praticabile per i bambini, con nicchie dove sedersi, corrimano alle pareti e uno scivolo a scomparsa all'interno. Beatrice Galilee

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