La nuova South London Gallery di 6a architects

L'ampliamento dell'edificio tardo-vittoriano è un delicato mosaico di vecchio e di nuovo.

Giù per Peckham Road, oltre un varco del Camberwell College of Arts, la tardo-vittoriana South London Gallery è uno di quei luoghi d'arte londinesi nascosti, noti per la loro eccezionale attività nel settore dell'arte contemporanea, ed è stata di recente ampliata grazie allo studio 6a architects.

Dopo nove anni di attività 6a non può proprio più essere definito uno dei migliori studi di giovani architetti di Londra. Si può solo dire uno dei migliori di Londra. Per la maggior parte dello scorso decennio questi architetti hanno raccolto lodi per i loro progetti profondamente intelligenti, giocosi e tipicamente inglesi nel filone di David Chipperfield e Caruso & St John. Il loro progetto per l'ampliamento della South London Gallery di Peckham testimonia della loro capacità di muoversi silenziosamente, mettendo insieme con grande stile un delicato mosaico di vecchio e di nuovo.

L'ampliamento è costituito da tre interventi. Ora la galleria collega un edificio confinante, già in abbandono, offrendo maggiori spazi espositivi, un caffè, l'abitazione per un artista residente, un centro didattico e un giardino che collega i nuovi edifici. Benché la casa un tempo in rovina sia oggi un edificio pubblico, si è fatta molta attenzione a conservare un po' di atmosfera domestica. I nuovi spazi seguono la distribuzione del fronte e dei retrostanti ambienti originali, ma il linguaggio architettonico è astratto e contenuto, come un'immagine sbiadita dal tempo. I forti spazi bianchi destinati all'arte sono completi di bovindi, pavimenti a doghe irregolari e caminetti vuoti. Analogamente il caffè ha conservato certi particolari vittoriani e gli originali pavimenti di legno scuro, acquistando una nuova atmosfera di calore. L'appartamento per l'artista residente ha un soffitto a travi di legno a vista dipinte di bianco, eco intelligente dell'analoga soluzione a travature a vista della più magniloquente galleria principale.

Dietro l'edificio sono stati costruiti un ampliamento di tre piani che crea uno spazio a doppia altezza di collegamento alla galleria e il terzo progetto, il Clore Education Studio. In continuità con la tradizione architettonica degli edifici originali il Clore Studio è uno spazioso volume unico sormontato da una lanterna centrale e rivestito da tegole di cemento sovrapposte in diverse sfumature di grigio maculato.

La parete occidentale ruota come su un perno per creare un campo aperto senza soluzione di continuità tra il giardino retrostante e l'interno. La notte muri e diaframmi richiudono l'intero edificio trasformandolo in un'astratta scatola nera. Il progetto fa parte di un gruppo di lavori di 6a destinati all'arte nazionale che stanno raccogliendo meritati riconoscimenti internazionali. Beatrice Galilee

Ultimi articoli di Architettura

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram