Andrea Milani: porto turistico, Rosignano Solvay (LI)

Una torre-piazza, con un grande portale di cemento, è lo strumento pubblico per la lettura e il godimento del complesso portuale. Testo Andrea Milani. Foto Paola De Pietri

La rinuncia a un tentativo di contemporaneità costituì il principale motivo di allarme in un luogo come Rosignano Solvay, che ha da sempre avuto un rapporto con il contemporaneo problematico e conflittuale, forse, ma dolorosamente coerente. Non si trattava di trapiantare esempi già realizzati ovunque in giro per il mondo, quanto di organizzare un impianto teorico che, attingendo al repertorio della nostra cultura architettonica, riuscisse a sviluppare un'adeguata sintesi dei valori della contemporaneità. Il primo edificio concessionato è stata la torre direzionale, l'architettura più caratterizzante dell'intero progetto, nata dalla volontà di finalizzare l'asse lungo i pontili con una scena architettonica quale terminale di un'ipotetica passeggiata lungo banchina: una destinazione, punto di raccolta e sosta delle aspettative dei villeggianti, dei turisti, ma soprattutto dei residenti di Rosignano. Si tratta di un elemento simbolico di carattere estroverso, una torre-piazza, dove il grande portale in cemento, ribattezzato machine à voir, diviene lo strumento pubblico per la lettura e il godimento percettivo del complesso portuale. A ogni piano, infatti, percorrendo la scala interna è possibile sbarcare su una terrazza dalla quale si viene proiettati verso il mare e il porto. Il grande portale, simbolo e segnale della nuova realtà portuale, vede rafforzata la sua matericità dall'edificio-ponte degli uffici. Sollevato da terra di tre metri e mezzo in modo da proteggere con il suo ventre la piazza si innesta da un lato nella torre sfondandola, dall'altro su un sottile plinto nero. La leggerezza quasi eterea del volume è sottolineata dalla tecnica di costruzione di tale oggetto, risolta da un telaio modulare di acciaio tamponato da grandi vetri, rivestiti sul fronte del porto da una pelle di lamelle in laterizio ruotate progressivamente sul loro asse, in modo da accentuare l'effetto di smaterializzazione del volume di giorno e trasformarlo in lanterna segnaletica di notte Condivisa e sostenuta dai vari enti e dalla proprietà la progettazione della torre, tutti hanno ritenuto che la stessa metodologia progettuale venisse applicata ai circa 1.200 mq destinati al borgo (foresterie, uffici commerciali, yacht club, minimarket, banca).

Porto turistico Marina Cala de' Medici (torre direzionale, facilities portuali: bar, ristorante, negozi, parcheggi, foresterie, servizi, passeggiata verde), Rosignano Solvay, Livorno
Architect: Andrea Milani
Design team: Tiziana Capitani, Annunziata De Comite, Francesco Terzuoli, Sara Anselmi, Andrea Mezzedimi
Torre direzionale
Progetto strutturale: A.I.C.E. Consulting s.r.l., Pisa
Progetto impianti Meccanici: ing. Luca Sani, Firenze
Progetto impianti elettrici: ing. Gianmario Magnifico
Borgo
Progetto strutturale: AICE consulting srl, ing. Leonardo Paolini
Progetto impianti meccanici: ing. Luca Sani, Firenze
Progetto impianti elettrici: ing. Gianmario Magnifico
Progetto: 2002
Realizzazione: aprile 2004 – agosto 2007

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