Guidarini & Salvadeo: due progetti a Lodi

Una macchina architettonica incentrata sulla composizione cromatica e un vagone ferroviario trasformato in sede di rappresentanza. Testo di Stefano Guidarini, Pierluigi Salvadeo. Foto di Marco Introini, Pierluigi Salvadeo

Il nuovo magazzino SAMAR è una complessa macchina di nuovissima generazione per stoccare e spedire merci di vario tipo. L'alto livello di robotizzazione dei suoi interni consente a silenziosissimi carri-ponte mobili di solcare ad alta velocità ogni asse direzionale dell'edificio, trasportando transpallets della misura standard internazionale da un punto all'altro dello spazio.
Pensato come vero e proprio nodo di interscambio tra i binari ferroviari che lo attraversano e i Tir internazionali che prelevano la merce dall'ampio piazzale antistante, l'intero edificio è disegnato a partire dal suo meccanismo interno ed ogni modulo della superficie esterna ne è la logica conseguenza. Le misure di 127 metri di lunghezza, 42 di profondità e 32 di altezza, non appartengono ad alcuna logica proporzione o principio estetico, ma sono semplicemente il frutto di un rigore utilitaristico derivante dagli ingranaggi della complessa macchina tecnologica.
Completamente ricoperto da pannelli metallici colorati verticali della misura di un metro per dodici, l'edificio affida ai rapporti cromatici il controllo qualitativo dell'architettura. Il colore è inteso come oggetto di una ricerca progettuale autonoma e non come un attributo accessorio e pertanto marginale rispetto all'architettura dell'edificio. La composizione cromatica è stata in questo caso l'obbiettivo centrale del progetto, in grado di addossarsi il controllo ambientale dell'edificio e tutte le relazioni col territorio circostante.
Il colore, totalmente progettato e artificiale, non asseconda più le superfici del volume e non corrisponde più alla natura dei materiali costruttivi; in esso si riassume tutta la complessità dell'edificio. Prima della funzione o della forma si percepisce l'identità cromatica del volume e la sgargiante massa colorata descrive un nuovo paesaggio artificiale. Stefano Guidarini, Pierluigi Salvadeo

SAMAR - Magazzino autoportante mecanizzato per la logistica, Località Carazzina (LO)
Progetto: Guidarini & Salvadeo – Stefano Guidarini, Pierluigi Salvadeo
Collaboratori: Simona Boneschi, Massimo Cattaneo, Davide Fabio Colaci, Stefania D'Onofrio
Committente: Innocenti Depositi S.p.A.
Strutture: Lyto's S.p.A. - soluzioni portanti
Impianti: Stocklin - sistemi di stoccaggio
Superficie: 6.000 mq
Periodo di progetto: 2006
Costruzione: 2007


Un vagone del treno delle Ferrovie Svizzere, in ottime condizioni di manutenzione, ancora in grado di scorrere sui binari di tutta Europa e con gran parte dei dispositivi tecnologici in ottima efficienza è stato trasformato in uno spazio di rappresentanza per mostrare la storia e le evoluzioni della ditta di logistica SAMAR, per ospitare delegazioni di industriali europei e per rappresentare degnamente il proprietario dell'azienda.
Posto presso il piazzale dei Tir, su un ramo morto della limitrofa linea ferroviaria, il vagone mette in scena l'idea di accelerazione e di nomadismo produttivo della società odierna. Coerentemente col marketing aziendale, descrive strategie di comunicazione coinvolgenti e spettacolari, alludendo alle idee di instabilità e di movimento come principi costitutivi.
Le tre funzioni principali: piccolo museo, sala riunioni e ufficio di rappresentanza, sono state poste in sequenza seguendo l'andamento longitudinale del vagone, le cui misure, metri 2,50 di larghezza e metri 24 di lunghezza, non lasciano dubbi sulla sequenza lineare delle scelte distributive.
Ogni arredo già presente nel vagone è stato ripulito o ripristinato per essere nuovamente utilizzato secondo le sue funzioni originarie. Così è stato per alcune poltrone, per i tavolini ribaltabili o per le mensole porta valige. La pavimentazione è stata sostituita con pannelli di resina nera, staccati dalla struttura, per indicare la loro estraneità e reversibilità, mentre le pareti laterali sono state ridipinte con una vernice madreperla bianca per dare maggiore lucentezza agli ambienti.
I nuovi arredi su disegno, posizionati per rendere funzionali gli ambienti, appoggiano sul pavimento, sfiorando soltanto le pareti laterali e il soffitto, essi alludono in questo modo ad un'idea di provvisorietà e di rispetto della struttura esistente. Questo avviene ad esempio per la sequenza di strutture espositive attraversabili del piccolo museo, realizzate in legno di pero e alluminio naturale.
Riutilizzando i canali tecnologici e i passacavi esistenti, l'intero vagone è stato dotato di aria condizionata, riscaldamento e illuminazione. I servizi igienici e i flussi di acqua calda e fredda sono perfettamente funzionanti. Stefano Guidarini, Pierluigi Salvadeo

Trasformazione di un vagone ferroviario in spazio espositivo, ufficio e sala riunioni, Località Carazzina (LO)
Progetto: Guidarini & Salvadeo – Stefano Guidarini, Pierluigi Salvadeo
Collaboratori: Simona Boneschi, Massimo Cattaneo, Davide Fabio Colaci, Stefania D'Onofrio
Committente: Innocenti Depositi S.p.A.
Impianti e realizzazione: Allestimenti Porta Nuova
Superficie: 55 mq
Periodo di progetto: 2006
Realizzazione: 2007
Foto Pierluigi Salvadeo
Foto Pierluigi Salvadeo

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