La regola che sottende l'intero progetto è la volontà di costruire un edificio che utilizzi tecniche costruttive e scelte formali che si associano al risparmio energetico e a forme di architettura sostenibile (bio-edilizia). In questa direzione va la scelta di utilizzate pareti vetrate verso Nord, per fare entrare una luce discreta e superfici vetrate a Est e Ovest o tecnologie per filtrare il flusso luminoso e per riscaldare i locali nella media stagione. Inoltre, la luce proveniente dal tetto attraverso lanterne contribuisce a fornire una luce diffusa e omogenea fino al piano terra.
La costruzione di giardini pensili mette gli spazi interni in rapporto con l'esterno e crea dei brise soleil naturali per il controllo della luce durante le variazioni climatiche.
La stessa copertura dell'edificio è realizzata con un giardino a verde estensivo che associa alla qualità estetica il beneficio di un elevato controllo climatico, trattenendo il calore d'inverno ed evitandone l'ingresso nel periodo estivo. È stato privilegiato il ricambio dell'aria attraverso flussi naturali garantiti da lanterne-camino eliminando costosi impianti di climatizzazione, mentre si è provveduto al riscaldamento con un impianto radiante a pavimento per migliorare il comfort di tutti i locali, ma in modo particolare al piano terra, utilizzato come nido integrato o nido famiglia.
Sul piano formale il fabbricato si compone di quattro facciate che, pur mantenendo diverse relazioni tra loro in funzione dell'esposizione solare e delle aree limitrofe, sono rese omogenee nell'uso di elementi formali e materiali corrispondenti. Il fronte rivolto verso la strada a forte percorrenza, è compatto, a rafforzare una naturale distanza con il traffico su gomma. Il prospetto della scuola materna, chiuso a terra per la presenza dei locali di servizio, aperto e trasparente al primo piano è completato da un giardino pensile che migliora la percezione di chi opera nei locali e stabilisce un rapporto diretto con la natura esterna. Il prospetto al piano terra è più aperto verso il parco, per agevolare le relazioni funzionali con l'area verde; si presenta invece più chiuso al piano superiore per la presenza di locali riservati e dove l'ingresso della luce naturale è meno richiesto. Gli elementi in aggetto della copertura, oltre a stabilire un limite fisico per l'alzato dell'edificio, svolgono la funzione di proteggere la facciata dall'eccessivo soleggiamento. La facciata a Nord rivolta verso il centro storico si compone di una grande "vetrina" a sporgere, con la volontà di mettere in forte relazione lo spazio interno con gli edifici storici circostanti.
Opera Pia Moro, edificio per attività sociali, nido famiglia, Oderzo (TV)
Design: Studio Vesentini Associati (Alfonso Vesentini, architetto; Piero Bortolin, ingegnere; Marzio Piaser, architetto; Paolo Fregonese, architetto; Cristina Nepiani, geometra), con Cristiana Stanchina, architetto
Realizzazione: 2007
Vesentini Associati: Opera Pia Moro, Oderzo (TV)
Risparmio energetico, bio-architettura e un buon rapporto con la natura circostante sono i principi ispiratori del progetto di questo edificio destinato ad attività sociali. Testo Marzio Piaser. Foto Alessandra Chemollo
View Article details
- 18 novembre 2009
- Oderzo