La lettura sistemica di questi elementi ha condotto a pensare a un oggetto architettonico rappresentativo per manifestazioni sportive e culturali, che sapesse confrontarsi con la morfologia del luogo. Il tracciato regolatore, determinato dall'orientamento nord-sud della partizione dei campi, ha generato l'impostazione del Palasport. L'argine, posizionato lungo il lato est della palestra, è divenuto il basamento sul quale sono individuate l'entrata principale e l'entrata agli spogliatoi, la palestra di riscaldamento, il pronto soccorso e i locali tecnici, mentre a nord è diventato il sostegno per la rampa di discesa dal piano primo verso i parcheggi. Il prisma del Palasport posa sull'argine e sul basamento mantenendo, grazie alla particolare forma, una sua autonomia formale oltre che funzionale.
In corrispondenza delle gradinate per il pubblico a nord, la coda subisce una rotazione di circa 30 gradi verso l'alto, generando una sorta di grande lucernario in lastre di U-glass. La circolazione degli atleti è posizionata al piano terra mentre quella del pubblico avviene da una hall a doppia altezza che, tramite una scalinata, conduce al piano primo direttamente alle gradinate e alle due gallerie laterali.
Complesso sportivo polifunzionale di Correzzola (PD)
Progettazione: Alex Braggion (capogruppo)
Gruppo di progettazione: GianPaolo Di Benedetto, Paolo Meneghetti, Gaetano Navarra, Giorgio Navarra
Progetto esecutivo: 2005-2007
Realizzazione: dicembre 2007 - giugno 2009
Importo lavoro: € 2.000.000,00
