Il vecchio convitto per gli apprendisti, opera giovanile impegnata dell'architetto Rudi Zingerle, fu costruito già all'inizio degli anni Sessanta, cioè prima la zona fosse destinata ai complessi scolastici.
Lo stretto edificio, dalla fine articolazione, sorgeva lungo un vicolo cieco su via del Laghetto dove, oltre dieci anni dopo, fu costruita la Scuola professionale "Christian Josef Tschuggmall".
Verso la fine degli anni '90, quando il nuovo volume per l'ampliamento della scuola professionale era già in fase di progettazione, l'Amministrazione provinciale acquisì dall'Ente sociale ACLI – KVW l'immobile del convitto, bisognoso di interventi di risanamento e invece successivamente demolito per motivazioni di ordine soprattutto urbanistico. L'architetto Siegfried Delueg ha sostituito l'edificio con un cubo, posizionato sul limite Est del lotto. La superficie aperta a Ovest funge da cortile di ricreazione per la vecchia scuola professionale; con il piazzale davanti alla scuola e il cortile del nuovo istituto professionale si è venuta a creare una serie di situazioni a corte analoghe, una sorta di modello sovraordinato nel contesto urbano.
Questa unità è stata ulteriormente rafforzata dalla composizione della struttura e dai materiali: le architetture di Delueg mostrano un trattamento marcatamente piatto delle facciate, nelle quali il grigio caldo del cemento a vista viene interrotto da superfici vetrate complanari. Una fascia di rivestimento in lamiera di colore rosso segnaletico – elemento ricorrente anche nella scuola professionale – evidenzia la cesura tra la mensa e i piani superiori della casa dello studente. Il refettorio per gli alunni, dotato di pareti perimetrali vetrate, si apre verso il cortile di ricreazione, ben esposto, nel quale si ergono alcuni cedri isolati. La luce del giorno si riflette morbidamente attraverso i pannelli acustici in legno a soffitto. L'accesso alla casa dello studente avviene dal lato Est dell'edificio, dove bussola d'ingresso e scala di fuga formano un elemento che si staglia plasticamente davanti alla facciata. Oggi il convitto, nuovamente gestito dalle ACLI – KVW, dispone di 30 stanze singole per studenti della Libera Università di Bressanone. In ogni piano un'ampia zona pranzo con cucina comune affianca il corpo scale centrale. Un ulteriore spazio comune si inserisce come una fluida forma organica tra i blocchi delle camere: al primo piano il volume, rivestito in pannelli d'alluminio, forma una spaziosa sala per la televisione con "poltrone da cinema" arancioni, mentre al secondo piano si trova una sala fitness. Pavimenti in terrazzo rossastro e pannelli in legno contribuiscono a creare un'atmosfera domestica. Dal vano scale si raggiunge il tetto piano dal verde pensile, sul quale un gruppo di sedute sotto una tenda solare invita a sostare.
Casa dello Studente St. Michael, Bressanone
Design: Siegfried Delueg
Client: Provincia Autonoma di Bolzano
Realizzazione: 2000 – 2003
Siegfried Delueg: Casa dello Studente a Bressanone
Cemento a vista interrotto da superfici vetrate complanari e da una fascia rosso vivo caratterizzano l'edificio che ospita gli studenti della Libera Università. Testo Susanne Waiz

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- 31 ottobre 2009
- Bressanone
