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Alberto Poggi: Casa a Massa

Un tema ricorrente come quello della casa unifamiliare di media dimensione diventa la sfida per lavorare su un'architettura antistandard. Foto Pietro Savorelli

Per progettare occorre necessariamente un coinvolgimento emotivo.
La forza che dirige il progetto è simile a quella del rabdomante che seguendo le vibrazioni di un luogo trova l'acqua. L'individuazione di un genius loci, di un carattere del "luogo", inteso come interazione tra luogo ed identità, guida sempre i progetti dello Studio.
La sfida è quella di proiettare un contesto - sia esso un ambiente naturale o "artefatto", come anche un "modello" socio-culturale - in un organismo architettonico capace di generare luoghi simultanei: punti di osservazione e non soltanto oggetti da osservare.
L'atteggiamento progettuale comune a tutti i progetti è quello di ideare dispositivi capaci di stabilire un rapporto dialogico.

La casa progettata a Massa, terra ligure-apuana all'interno dei confini amministrativi della Toscana, fronteggia le colline del "Candia", rilievi completamente antropizzati per la coltura della vite che formano una catena montuosa in miniatura a circa 5 km dalla costa. La superficie di queste colline è intagliata a settori di forma trapezoidale che corrispondono ai lotti funzionali e definiscono la regimazione idrica.

La vista di questa architettura di terra sagomata è particolarmente suggestiva da questo terreno. Il dialogo con il luogo avviene attraverso una matrice progettuale strutturata su due fattori: un fattore geometrico - la geometria dei settori - diventa vocabolario compositivo dell'oggetto architettonico; un fattore geografico o di posizione, vincola il progetto a essere fortemente quella vista sulle colline.
Un terzo fattore appartiene ad un modo di interpretare le relazioni umane in un'architettura pensata come "teatro domestico", una sorta di spazio scenico in cui si svolgono azioni simultanee tracciate da una "drammaturgia" scalare. Ciò si materializza attraverso un modo di strutturare gli spazi tale da rendere possibile interpretazioni multiple: una machine à habiter psicofunzionalista.

La casa è progettata per assemblaggio di volumi (settori) su superfici di contatto.
In alzato, la logica del raccordo dei livelli topografici determina la forma dei volumi, che sono composti in maniera da realizzare un impianto che ha il proprio fulcro sulla terrazza al primo piano. Questa realizza, con le viste est/ovest completamente libere, un impianto prospettico sorretto dal volume del camino a sud e da quello della camera matrimoniale a nord.
La terrazza inquadra le colline antistanti con una prospettiva deformata dalle inclinazioni dei muri e dalla linea di falda delle coperture, in un tentativo di rendere "iperreale" la situazione ambientale. Alberto Poggi

Una casa di fronte alle colline, Massa
Progetto: Alberto Poggi
Committente: Bertozzi Silvia, Pallucca Angelo
Impresa esecutrice: Teknoedil srl
Superficie: 150 mq
Superficie lotto: 1000 mq
Tempi di realizzazione: 2005-2007

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