Negri & Fauro: recupero dell'ex jutificio Camerini, Piazzola sul Brenta

Il recupero e la riqualificazione di un grande complesso industriale nato per la lavorazione della juta e attivo all'inizio del Novecento, sono l'occasione per ridisegnare una parte di città.

Integrazione con il contesto ambientale, accessibilità, qualità urbana e ambientale, opere di infrastrutture e sostenibilità, progettazione degli spazi pubblici a verde – questi ultimi affidati al noto paesaggista, il prof João Nunes di Lisbona. Sono questi i temi progettuali e gli obiettivi del progetto firmato dallo Studio Negri & Fauro Architetti per il recupero e la conversione dell'ex jutificio Camerini di Piazzola sul Brenta, a 20 km da Padova. Per la sua connotazione fortemente urbana, la riqualificazione delle aree dell'ex jutificio, non è stata soltanto un'importante operazione immobiliare, definita dal disegno di un gruppo di giovani architetti locali, ma è anche un significativo esempio di partecipazione fra pubblico e privato nella trasformazione della città.

L'intervento rientra all'interno di un vasto programma di riqualificazione del centro storico di Piazzola sul Brenta, 20 km da Padova, avviato nel 1990 dall'amministrazione comunale, attraverso un piano particolareggiato di iniziativa pubblica, che intendeva salvaguardare un'importante testimonianza della propria storia, del passato caratterizzato da un'intensa attività manifatturiera. Piazzola ha ereditato un Piano regolatore di fine '800 ideato da Paolo Camerini, di cui sono riconoscibili ancora oggi il tracciato viario ortogonale e le tipologie architettoniche. Il Piano particolareggiato ha confermato questa caratteristica di 'recinto' formato dagli edifici perimetrali, consentendo la realizzazione, all'interno, di nuovi fabbricati che hanno rafforzato questo concetto di corte interna verde, in un equilibrio di spazi pieni e vuoti. I nuovi edifici formano tre corti interne, ognuna con diverse valenze: il parco pubblico, il giardino condominiale, il parcheggio pubblico.

Il quarto lato del "recinto" è lambito dalla Roggia, un corso d'acqua artificiale, realizzato con il Piano del Camerini, per far funzionare le turbine dello jutificio. Su questo lato è stato realizzato un percorso pedonale aggettante sulla roggia che consente un collegamento pubblico est-ovest e l'accesso agli appartamenti al pian terreno del nuovo edificio. Altri percorsi pedonali attraversano l'area in senso est-ovest: un percorso tangente interno agli ex magazzini, sul sedime della vecchia ferrovia e un percorso perpendicolare, nord-sud, che consente un rapido collegamento alla Piazza. Negli edifici storici è stata restaurata la tessitura in mattoni dei magazzini, mantenendo i fuori piombo esistenti. I serramenti nuovi hanno riproposto la tipologia originaria, le pensiline esterne sono in acciaio e vetro, i pavimenti interni sono in cemento colorato lisciato o tavolato ligneo. Si è mantenuto il carattere industriale. Gli edifici nuovi si relazionano con le preesistenze e con il contesto. I diversi materiali utilizzati, il mattone, la lamiera stirata dei parapetti, le colonne in acciaio, i rivestimenti laminato-legno e pietra evocano il carattere peculiare dell'area.

Ex Jutificio, Piazzola sul Brenta (Padova)
Progetto: Studio Negri & Fauro Architetti Associati (Gloria Negri, Stefano Fauro)
Gruppo di progettazione: Enrico Ruffato, Michela Gabrielli (Cons. BB.AA.)
Cliente: Parco Della Contessa s.r.l.
Strutture: ing. Luigi Rebonato (Progeest)
Design del paesaggio: arch. João Ferreira Nunes (PROAP) con Paolo Panetto

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