Una serie di impressionanti edifici pubblici – come la mensa per l'università di Karlsruhe, rivestita da una pelle di poliuretano giallo all'esterno e verde all'interno – e privati – come la Dupli.Casa (o Villa MRMM), una residenza privata nella valle del Neckar, a nord di Stoccarda –, oltre a 35 progetti realizzati in 12 anni in tutto il mondo e uno stile inconfondibile che lui stesso definisce "beyond the blob" sono serviti all'architetto tedesco Jürgen Mayer H. per affermarsi sulla scena internazionale. In pochi meglio di lui sono riusciti a tradurre sinuose forme digitali disegnate al computer e sofisticate ricerche concettuali in edifici veri e propri, accorciando così la distanza tra reale e virtuale. Con la mostra "Patterns of Speculation" curata da Henry Urbach il Museo d'Arte Moderna di San Francisco esplora, fino al 7 luglio, il suo approccio non convenzionale all'architettura. E.S.