National Library, Pristina

L'opera dell'architetto croato Andrija Mutnjakoviç, inaugurata nel 1982, offre di sé un'immagine eroica nella Pristina devastata da anni di guerra. Design Andrija Mutnjakoviç. Foto Max Peef.

Un fotoreporter ha colto la potenza di questa massiccia piramide di cubi, sovrastata da novantanove cupole di vetro: un simbolo dell'architettura contemporanea nei Balcani, che, con la forza iconica di una moschea, un hammam o un fortino, custodisce un importante patrimonio librario.

Dal punto di vista formale, la biblioteca ha una genesi rigorosamente geometrica: nasce su un impianto planimetrico quadrato e si sviluppa in alzato in una successione regolare di volumi cubici, coprendo una superficie totale di 16.500 metri quadri.

Secondo alcuni studiosi, l'edificio, con le sue novantanove cupole bianche, si richiama alle architetture storiche dell'Hammam di Gazi Mehmed Pasha a Prizren o del Patriarcato di Pec. La massiccia struttura in cemento armato è interamente rivestita da una rete metallica a maglia larga, che funge anche da frangisole.

Per approfondimenti sull'architettura balcanica si rimanda alla mostra itinerante dello Schweizerisches Architekturmuseum di Basilea con l'Architekturzentrum Wien, "Balkanology": a Basilea dal 4.10. al 28.12.2008, direttrice Francesca Ferguson, curatore Kai Vöckler, catalogo Christoph Merian Verlag e Sam, 2008 (www.sam-basel.org). Vedi anche la pubblicazione di Kai Vöckler con Archis Interventions, Prishtina is Everywhere. Turbo Urbanism: the Aftermath of a Crisis, Archis Publishers (edizione inglese), Parthas Verlag (edizione tedesca), 2008.

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