Le immagini dell'edificio e del suo cantiere raccontano una storia esemplare ma semplice, che ha per attori due giovani architetti occidentali, l'istituto METI (Modern Education and Training Institute), alcune organizzazioni non governative, qualche volontario e soprattutto operai del posto, già specializzati oppure appositamente preparati da personale tecnico per affrontare questo lavoro. Due sono le innovazioni costruttive che distinguono la scuola dalle vicine case e che, dopo questo esperimento pilota, potranno essere applicate per migliorare le condizioni abitative della popolazione e ridurre l'emigrazione dai piccoli paesi verso le città: le fondazioni – profonde 50 cm, in mattoni, con un intonaco cementizio di protezione sulla superficie – e l'isolamento dall'umidità – ottenuto integrando nelle fondazioni un doppio strato di pellicola in polietilene, economica e facilmente reperibile sul mercato locale.
I muri del piano terra sono portanti, fatti da un miscuglio di argilla e paglia, lavorato con l'aiuto di buoi e bufali d'acqua, e gettato in una progressione verticale di strati, ciascuno dei quali ha richiesto una settimana per l'essicazione. Oltre alla terra è il bambù – leggero, resistente, solare – a connotare tanto la struttura quanto gli spazi della scuola. La gioiosità e ariosità delle grandi aule, in cui riverberano i colori vivaci delle tende e dei teli disposti sotto al soffitto, rispondono ai principi educativi di METI, che promuove un metodo di apprendimento libero, teso a valorizzare le capacità individuali, gli interessi e i ritmi personali dei bambini.
Non essendo prevista la disposizione frontale cattedra-alunno, i locali sono lasciati aperti e flessibili, ma alcuni sono stati studiati per invitare a momenti di raccoglimento e tranquillità: al piano terra, parallelamente alle sale rettangolari, si aprono delle speciali caverne in terra, accoglienti nelle loro forme morbide e curve, e raggiungibili attraverso grandi bucature tondeggianti. Un gioco in più, una rigidità spaziale in meno, a vantaggio della didattica.
