Il sito possiede una magnifica vista verso l'Oceano Pacifico e scende verso la spiaggia seguendo un dislivello piuttosto pronunciato. È per questo motivo che il progetto si sviluppa su tre livelli e che tutte le stanze, anche quella per gli ospiti, sono orientate verso il mare. Allo stesso tempo, il programma si propone di risolvere numerosi presupposti in un terreno che, nonostante un'ampia superficie, è fortemente limitato, come volumetria, sia dalle leggi locali, sia dalle condizioni topografiche. Il volume che ne risulta e la superficie costruita sono il massimo che si è potuto ottenere.
In questo caso particolare abbiamo dovuto modificare il paesaggio ed eseguire nella scarpata un taglio verticale pari a nove metri di altezza. In questo modo, luce naturale e aria possono penetrare all'interno anche attraverso il prospetto retrostante, dove è situato l'ingresso. Questa incisione è stata rivestita con un grande muro di contenimento: un muraglione 'verde' costruito con il sistema della "terra armata". In questo modo abbiamo cercato di minimizzare l'impatto fisico e visivo del taglio, grazie ai cespugli e alle piante che stanno crescendo sui gradoni del contrafforte.
La casa vuole essere un volume monolitico di calcestruzzo a vista: la sala giochi e la sala televisione sono ospitate nello zoccolo; le stanze e il soggiorno delle "11 ragazze" al piano primo; il soggiorno principale, la cucina e la camera matrimoniale al piano superiore. Le casseforme per il getto del calcestruzzo faccia a vista sono state costruite con tavole di pino disposte in orizzontale, ad eccezione della camera principale: qui sono orientate in verticale per ottenere sulle pareti una tessitura differente da quella degli altri ambienti. La copertura è stata interpretata come tetto/terrazzo e patio di ingresso; dei lucernari rotondi, di dimensioni diverse e incassati a filo pavimento, rischiarano cucina e soggiorno di luce zenitale. Se il disegno e la posizione, quasi casuale, dei lucernari sembra inseguire un assunto decorativo, esso risponde anche a un preciso brief di progetto: i due spazi domestici, infatti, sono illuminati direttamente solo durante il tramonto.
La pavimentazione interna è rivestita con lastre di marmo travertino, un materiale che permette di ottenere una superficie continua, la stessa che si rende palese sui soffitti lasciando in vista il calcestruzzo. Per segnare nettamente la differenza tra muri portanti e no, le pareti divisorie interne sono dipinte di bianco. Le porte, inoltre, non hanno infissi, ma salgono fino al soffitto, rafforzando così l'effetto di continuità che si è cercato di ottenere sia a pavimento, sia sui plafond. M.K.
