La Casa delle Undici Donne

Mathias Klotz racconta il suo progetto di una residenza di vacanza, strumento per ricostituire un nuovo nucleo familiare: una storia molto contemporanea. Progetto, testo Mathias Klotz. Foto Cristobal Palma.

La Casa delle Undici Donne è una residenza estiva, situata sul versante di una scarpata sabbiosa: qui genitori, figli e amici trascorrono insieme i weekend o periodi più lunghi che, soprattutto in estate, si trasformano in settimane. A circa 160 chilometri da Santiago del Cile, la villa deve il suo nome ai committenti, una coppia di divorziati. La loro nuova "famiglia allargata" conta infatti undici figli – tutte ragazze – con un'età che varia da otto a diciotto anni.

Il sito possiede una magnifica vista verso l'Oceano Pacifico e scende verso la spiaggia seguendo un dislivello piuttosto pronunciato. È per questo motivo che il progetto si sviluppa su tre livelli e che tutte le stanze, anche quella per gli ospiti, sono orientate verso il mare. Allo stesso tempo, il programma si propone di risolvere numerosi presupposti in un terreno che, nonostante un'ampia superficie, è fortemente limitato, come volumetria, sia dalle leggi locali, sia dalle condizioni topografiche. Il volume che ne risulta e la superficie costruita sono il massimo che si è potuto ottenere.

In questo caso particolare abbiamo dovuto modificare il paesaggio ed eseguire nella scarpata un taglio verticale pari a nove metri di altezza. In questo modo, luce naturale e aria possono penetrare all'interno anche attraverso il prospetto retrostante, dove è situato l'ingresso. Questa incisione è stata rivestita con un grande muro di contenimento: un muraglione 'verde' costruito con il sistema della "terra armata". In questo modo abbiamo cercato di minimizzare l'impatto fisico e visivo del taglio, grazie ai cespugli e alle piante che stanno crescendo sui gradoni del contrafforte.

La casa vuole essere un volume monolitico di calcestruzzo a vista: la sala giochi e la sala televisione sono ospitate nello zoccolo; le stanze e il soggiorno delle "11 ragazze" al piano primo; il soggiorno principale, la cucina e la camera matrimoniale al piano superiore. Le casseforme per il getto del calcestruzzo faccia a vista sono state costruite con tavole di pino disposte in orizzontale, ad eccezione della camera principale: qui sono orientate in verticale per ottenere sulle pareti una tessitura differente da quella degli altri ambienti. La copertura è stata interpretata come tetto/terrazzo e patio di ingresso; dei lucernari rotondi, di dimensioni diverse e incassati a filo pavimento, rischiarano cucina e soggiorno di luce zenitale. Se il disegno e la posizione, quasi casuale, dei lucernari sembra inseguire un assunto decorativo, esso risponde anche a un preciso brief di progetto: i due spazi domestici, infatti, sono illuminati direttamente solo durante il tramonto.

La pavimentazione interna è rivestita con lastre di marmo travertino, un materiale che permette di ottenere una superficie continua, la stessa che si rende palese sui soffitti lasciando in vista il calcestruzzo. Per segnare nettamente la differenza tra muri portanti e no, le pareti divisorie interne sono dipinte di bianco. Le porte, inoltre, non hanno infissi, ma salgono fino al soffitto, rafforzando così l'effetto di continuità che si è cercato di ottenere sia a pavimento, sia sui plafond. M.K.
Il terrazzo del
secondo piano. Si intravede
in fondo la scala che conduce
al tetto/terrazzo
Il terrazzo del secondo piano. Si intravede in fondo la scala che conduce al tetto/terrazzo
Vista dal basso,
la casa rivela un attento
studio dei volumi in sezione,
articolando gli interni in tre
livelli distinti
Vista dal basso, la casa rivela un attento studio dei volumi in sezione, articolando gli interni in tre livelli distinti
Sottili cavi
d’acciaio scendono con
continuità dalla soletta in
calcestruzzo del tetto/terrazzo
fino alle pedate della scala di
collegamento tra piano primo
e secondo
Sottili cavi d’acciaio scendono con continuità dalla soletta in calcestruzzo del tetto/terrazzo fino alle pedate della scala di collegamento tra piano primo e secondo
La casa è ‘ancorata’ alla scarpata
da una passerella sospesa
La casa è ‘ancorata’ alla scarpata da una passerella sospesa
Vista del
prospetto est. Klotz taglia il
terreno in verticale per
consentire a luce e aria di
penetrare all’interno
Vista del prospetto est. Klotz taglia il terreno in verticale per consentire a luce e aria di penetrare all’interno
Il calcestruzzo
a vista è segnato
superficialmente dalla
tessitura delle casseforme
posate in orizzontale
Il calcestruzzo a vista è segnato superficialmente dalla tessitura delle casseforme posate in orizzontale

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