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Luis Barragán: elogio del silenzio
“Silenzio. Nei giardini e nelle case che ho progettato, ho sempre cercato il modo di dare forma al mormorio tranquillo del silenzio. E nelle mie fontane, canta il silenzio”. Luis Barragán (1902-1988) sosteneva che l’assenza del rumore fosse qualcosa in grado di trasmettere un suono metafisico. Una lezione appresa forse negli anni Venti, quando giovanissimo viaggia per l’Europa, avvicinandosi agli scritti e all’opera di Ferdinando Bac (1859-1952) e conoscendolo personalmente nel 1931.
Bac appartiene ai circoli dell’alta aristocrazia europea, ma dedica tutta la sua esistenza alla progettazione del paesaggio, trasformando in uno spazio toccato dalla magia i giardini di villa Croisset e quelli della Colombières a Mentone, nel sud della Francia. Le opere di questi due autori e, in particolare, i loro giardini più conosciuti sono oggetto di questa mostra presso l’École Polytechnique Fédérale di Losanna. L.B.
Fino a 21.11.2004 Paysages intérieurs : dans les jardins de Ferdinand Bac et Luis Barragán EPFL-ENAC-ACM Bâtiment SG, Ecublens, Lausanne T +41-21-6935206 http://acm.epfl.ch
Luis Barragán e Max Cetto, residenza a El Pedregal (Messico), 1949-50. Foto Armando Salas Portugal