Anche se, a prima vista, l’idea può sembrare un po’ bizzarra, la ragione che spinge il promotore dell’iniziativa, Philip Kolvin, è più che nobile: evitare che nella parte superiore del parco venga realizzato un cinema multiplex da venti sale. Con questo obiettivo, Kolvin ha avvicinato Chris Wilkinson: “Non ho soldi da offrirle, ma avrebbe voglia di passare un anno di tempo per contribuire alla causa?”. E Wilkinson, intrigato dalla sfida ha accettato: “Sarà un'icona del XXI secolo. Sarà il primo edificio al mondo di questo genere”.
E, se venisse realizzato, sarebbe anche il più grande spazio pubblico di Londra (4500 e 3000 metri quadrati su due livelli) con spettacolare vista sulla città e sarebbe il nodo centrale di un parco delle sculture. Sarebbe solo l’eco dell’originale palazzo di vetro, ma in compenso porterebbe via meno spazio al parco: al suo interno, sale per esposizioni, bar e ristoranti.
