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Architettura moderna in cima alle Alpi
Alle prese con la progettazione di rifugi d’alta quota, stazioni di funivie, alberghi o centrali idroelettriche, i maggiori architetti italiani del Novecento si sono trovati prima o poi a misurarsi con la montagna. Lo rivela la mostra, curata da Luca Moretto, ad Aosta: un inedito itinerario in Valle d’Aosta che ha per filo conduttore il rapporto tra i progettisti e il contesto alpino.
Dal Cervino al Gran Paradiso e lungo le diverse vallate, il percorso ci porta alla scoperta delle prime realizzazioni urbane in cemento armato Hennebique di Giovanni Antonio Porcheddu, dei progetti di Ettore Sottsass Senior e Junior per Aosta e delle costruzioni di Franco Albini e Carlo Mollino. E, ancora, dei piani urbanistici e delle realizzazioni in alta quota di BBPR, Figini, Pollini, Cereghini e Melis, delle centrali idroelettriche di Giovanni Muzio, dei sette progetti per Aosta di Gio Ponti e dei ventisette disegni per la Valle di Carlo Mollino.
Il curatore non si lascia sfuggire l’occasione per mettere a punto una accurata restituzione storico-filologica e per documentare lo stato di conservazione attuale di questa straordinaria – per qualità e quantità – produzione architettonica, compresa tra gli anni Venti e i Sessanta, e per la maggior parte rimasta inedita. A completare l’esposizione, gli scatti di Olivo Barbieri.
fino a 25.10.2003 Architettura moderna alpina. La Valle d’Aosta: da Gio Ponti a Carlo Mollino Biblioteca Regionale di Aosta Via Torre del Lebbroso 2, Aosta T +39-0165275902 http://www.regione.vda.it
Giovanni Muzio, Centrale idroelettrica di Maën (1924-28), Maën, Valtournenche. Foto Olivo Barbieri, 2003
La Casa del Sole di Carlo Mollino (1947-55), Breuil Cervinia, Valtournenche. Foto Olivo Barbieri 2003
Mario Cereghini, Villa Bontadini (1935-36), Breuil-Cervinia, Valtournenche. Foto Olivo Barbieri 2003
Giovanni Muzio, Centrale idroelettrica di Covalou (1925-26), Covalou, Antey-Saint-André, Valtournenche. Foto Olivo Barbieri, 2003