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Sono sei gli architetti invitati a partecipare al concorso internazionale bandito dal Cremlino per la ricostruzione del Teatro Mariinski di San Pietroburgo. Una mossa volta a placare la polemica nata sul progetto dell’americano Eric Owen Moss, che si era aggiudicato il concorso bandito nel 2001.
Il progetto di Moss aveva infatti suscitato violente reazioni (è stato subito battezzato “sacco della spazzatura”), e l’opposizione delle autorità architettoniche del luogo: il “maestro” Valery Gergiev, dopo una iniziale manifestazione di sostegno, aveva dichiarato di sostenere l’idea ma non il progetto; l’architetto della città, Oleg Kharchenko, lo aveva bollato come “struttura di vetro senza forma”; mentre il Ministro della Cultura aveva preso una posizione neutrale accompagnata da una dichiarazione di disponibilità a bandire un nuovo concorso.
Eccolo quindi, a distanza di sette mesi dalle polemiche. I concorrenti invitati sono di tutto rispetto: Mario Botta, Arata Isozaki, Dominique Perrault, Erick van Egeraat, Hans Hollein… e lo stesso Eric Owen Moss.
Il progetto di Moss presentato il 17 febbraio di quest’anno. Lungo la struttura esistente Moss ha previsto un altro edificio circa della stessa dimensione. La struttura in vetro ondulato e granito blu è stata definita “sacchetti dell’immondizia”
Il secondo progetto di Moss a San Pietroburgo vuole trasformare i magazzini dell’isola pedonale New Holland in un grande complesso teatrale e culturale collegato al Mariinski da un ponte che passa sul canale