Vitra a New York: lo showroom di Lindy Roy

1200 metri quadrati distribuiti su tre livelli e suddivisi tra showroom, uffici, spazi per la vendita e una galleria espositiva, posizionati proprio nel distretto newyorkese più à la page del momento, il Meatmarket. È questa, in breve, la carta d’indentità del nuovo avamposto Vitra, che ha aperto i battenti a metà novembre a Manhattan. Uno spazio che, a detta del New York Times, ha un po’ il sapore di una tavola calda: dalla vetrina, alta due piani, i passanti possono vedere le piattaforme rivestite di gomma che, come se fossero nastri trasportatori, reggono le celebri sedie dell’azienda svizzera di Rolf Fehlbaum.

A disegnarlo, è stata Lindy Roy, giovane promessa del progetto intelligente e anticonvenzionale, già “precettata” da Joseph Rosa per una mostra, nella primavera del 2003, al San Francisco Museum of Modern Art. Nata in Sudafrica - alle spalle un diploma della Columbia University e tanti anni a farsi le ossa in diversi studi tra cui quelli di Frank Israel e Peter Eisenman, prima di fondare il suo un paio di anni fa - Lyndy vanta una serie di lavori che hanno già avuto modo di farsi notare. Qualche esempio? Dalla “spa” in Botswana dove gli ospiti possono fare il bagno tra i coccodrilli all’“Heliski Hotel” in Alaska, dove gli sciatori salgono in cima alle montagne in elicottero, fino all’installazione nel cortile del PS1 a Queens lo scorso anno e alla residenza estiva a Sagaponac (Long Island).

http://www.roydesign.com

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