A tracciare mezzo secolo di storia ci pensa la mostra “Le Havre, une ville étonnante 1950-2002” (al Forum de l’Hotel de Ville, fino al 3 novembre); si concentra invece sulla ricostruzione del quartiere Saint Francois, ad opera di una ventina di professionisti locali, la mostra al Musée de l’Ancien Havre (fino al 3 marzo 2003) o, ancora, è dedicata alle architetture temporanee erette per fare fronte all’emergenza “Le Havre ville provisoire” (Prieuré de Graville, fino al 3 marzo 2003). Il quadro d’azione si allarga con le ultime due mostre: “Images de la ville” (fino al 23 novembre), fotografie storiche, e “Architectures de la reconstruction en haute-Normandie” (Prieuré de Graville, fino al 3 marzo 2003).
Nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la cittadina nell’Alta Normandia è quella messa peggio dell’intera Francia. Il suo centro è raso al suolo, completamente distrutto lo è anche il complesso industriale e portuale: urge trovare il modo di ricostruire. Come? Si chiedono le forze politiche dell’epoca, che decidono di affidare l’intero piano a un’unica figura professionale. È così che, tra il 1945 e il 1950, Le Havre ritrova la sua identità distrutta e comincia a rinascere, grazie alla matita e all’inventiva di Auguste Perret e dei suoi fratelli. Tre le sfide da affrontare: costruire a tempo record, mettere in piedi un cantiere gigantesco con gli scarsi mezzi a disposizione e farsi bastare il budget. La soluzione, i Perret la trovano in un materiale relativamente nuovo per l’epoca: il cemento armato. Il resto è storia.
fino a 3.3.2003
Le Havre, ville réinventée
Le Havre: 5 esposizioni in diverse sedi cittadine
