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Amsterdam, la Cina in città
Protagonista d’eccezione dell’esposizione, che apre i battenti il 23 febbraio all’ARCAM Gallery di Amsterdam (e fino al 6 aprile), è la comunità cinese di Amsterdam. O, meglio, il progetto per la nuova Chinatown, in costruzione nella parte est della città, sull’isola di Oosterdokseiland che sarà collegata alla terraferma per mezzo di un nuovo ponte. Autori dei principali edifici sono una dozzina di firme di rilievo del panorama architettonico internazionale: tra gli altri, gli inglesi David Chipperfield e Future Systems, gli spagnoli Cruz y Ortiz e il giapponese Toyo Ito, mentre a firmare il masterplan è lo studio Erick van Egeraat.
Inevitabile il confronto tra due realtà. Quella dello storico quartiere cinese che si trova in pieno centro cittadino e si è sviluppato attorno al quartiere di Nieuwmarkt – dove si è insediata la comunità cinese di Amsterdam –, e quella invece di Oosterdokseiland, progetto futuribile e decisamente all’avanguardia di città nella città: al suo interno troveranno posto un Network Facility Center, un hotel 5 stelle, uffici, un centro per conferenze, negozi e grandi magazzini (come la Maison de Chine e Shanghai Tang).
Il progetto è destinato a diventare il nuovo punto di incontro e contatto, per la cultura e il business, tra Occidente ed Estremo Oriente.
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