Oggi più del 50% della popolazione mondiale è concentrato nei centri urbani e, nell’arco di 25 anni, il numero delle persone che abiteranno nelle città sfiorerà i 5 miliardi. Le nuove frontiere della comunicazione hanno aperto uno spazio di interconnessione senza più limiti e la globalizzazione ha abbattuto ogni barriera. Da Città del Messico a San Paolo, da Berlino a Bombay, da Bangkok a Los Angeles: il mondo si è trasformato in un’enorme città. Sono queste le “mutazioni” annunciate dal titolo, che saranno approfondite nel corso di un rendez-vous internazionale dedicato alla condizione urbana contemporanea. Oltre alla mostra, sono in programma una rassegna cinematografica, un ciclo di conferenze e incontri, un sito e una pubblicazione. La ricerca prende spunto dagli studi e dai temi cari all’architetto e teorico olandese Rem Koolhaas (dalla concentrazione dei sistemi di informazione, all’avvento del virtuale, all’accelerazione dei processi che “ri-configurano” il territorio urbano), ma anche dai lavori del filosofo Sanford Kwinter sulle città metropoli del Nordamerica e dell’architetto italiano Stefano Boeri sulle città europee. La scenografia è opera di Jean Nouvel. fino al 25 marzo Arc en rêve, Centre d’architecture Entrepôt, 7 rue Ferrère, Bordeaux


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