
Lo spazio si suddivide in due macro aree: la prima dedicata all’accoglienza e al relax (spazio per soddisfare i bisogni primari dei bambini, nonché sala di decantazione dell’esperienza vissuta) e l’altra composta da tre zone di azione, dove si sperimentano percorsi sensoriali declinati secondo le percezioni tattili e sonore.
Queste tre zone d’azione si sviluppano all’interno di altrettante stanze sferiche, che come delle bolle dividono lo spazio e allo stesso tempo proteggono e rendono esclusiva l’esperienza delle coppie di “babult” (ossia bambini + adulti, i loro genitori o accompagnatori). Anche la toilette diventa spazio di scoperta, e per questo si trova all’interno di una sfera.
A caratterizzare Maxi Ooh! è la nuova modalità di scoperta dell’ambiente e di interazione fra adulti e bambini, non riconducibile a nessuna delle esperienze oggi esistenti.

Nel Maxi Ooh! il focus dell’attenzione è la relazione, mediata dallo spazio, tra bambini e tra bambini e adulti. Per questo motivo l’ingresso avviene a coppie di “babult”. Attraverso stimoli sensoriali, gli adulti imparano dai bambini a riavvicinarsi all’autenticità e alla bellezza della scienza e della natura, mantenendo uno sguardo curioso e disponibile a lasciarsi sorprendere.
Tutte le interazioni presenti sono pensate quindi per un bambino e un adulto che, insieme, esplorano gli stimoli sensoriali della stanza. L’esperienza di Maxi Ooh!, variegata e modulabile in modo tale da adattarsi a bambini di età differente, si basa su un’integrazione di esperienze multimediali – grazie all’utilizzo di tecnologie intuitive – e di esperienze fisiche che stimolano la dimensione del fare e del manipolare, centrale nel processo di crescita. L’obiettivo è la ricerca della contemporaneità tra esperienza fisica e esperienza virtuale.

Maxi Ooh!
MUSE
Museo delle Scienze di Trento
Le Albere, Trento

Per una nuova ecologia dell’abitare
L’eredità di Ada Bursi si trasforma in un progetto d’esame del biennio specialistico in Interior Design allo IED di Torino, in un racconto sull’abitare contemporaneo, tra ecologia, flessibilità spaziale e sensibilità sociale.