Il serramento come elemento di design

Parola a Giuseppe Bavuso che per Erco progetta dal 2011 infissi non soltanto funzionali, ma capaci di integrarsi tra le mura di casa.

Dieci anni fa Giuseppe Bavuso, architetto e designer, ha raccolto la sfida di trasformare il serramento, da semplice elemento funzionale, in vero oggetto di design capace di valorizzare l’ambiente domestico. Oggi, tra le nuove sfide c’è anche quella del progettare un serramento che sia non soltanto efficiente e bello da vedere, ma capace di garantire un buon grado di isolamento termico e di avere il minor impatto ambientale possibile. Come e perché lo abbiamo chiesto direttamente a lui.

Il 2021 segna un importante traguardo: 10 anni della sua collaborazione con Erco. Qual è il suo bilancio di questa decade?
È assolutamente un bilancio positivo, parliamo di un’azienda a conduzione familiare con persone dotate di grande intelligenza e valori umani. E soprattutto voglia di crescere, uno stimolo continuo per chi come me si occupa di direzione creativa e progettazione: c’è ampio spazio di espressione e sperimentazione.

L’approccio progettuale è cambiato? Che ruolo ha avuto il progresso tecnologico?
Il metodo di lavoro è rimasto il medesimo, a cambiare sono stati i software che hanno consentito di ottimizzare i flussi. Ma soprattutto è cambiato il tipo di produzione dell’azienda: sono stati introdotti nuovi materiali e di conseguenza acquisite tecnologie adatte alla lavorazione. Uno su tutti l’alluminio per la progettazione strutturale delle collezioni che viene lavorato in house, tenendo conto che la produzione di serramenti è assolutamente personalizzata. Pertanto delegarne la produzione a realtà esterne non è attuabile.

Il serramento come elemento architettonico funzionale ma anche estetico. Quali sono state le principali sfide che avete affrontato?
Il serramento è sempre legato al mondo dell’edilizia, il più delle volte veniva esclusivamente scelto per ragioni funzionali e prestazionali. Senza un vero e proprio richiamo alla progettazione complessiva dell’edificio. Il nostro lavoro è stato quello di elevarlo a un prodotto di arredo e legarlo al mondo dell’interior, quindi parte integrante dell’organizzazione interna della casa, consono e coerente con lo stile di vita di chi la abita. La finestra diventa in questo modo un elemento di design come può essere concepito e percepito un tavolo o una porta.

A questo proposito le andrebbe di raccontarmi i progetti Dry e Shade? Qual è il filo conduttore che li accomuna?
La cosa interessante di entrambi i progetti è stata l’idea di scindere il progetto su due livelli: interno ed esterno. Abbiamo considerato l’elemento finestra come se fosse sdoppiato in due progetti ben distinti, entrambi costituiti da un’anima in resina sintetica. Quest’ultimo è un materiale che consente prestazioni ottimali e un alto grado di isolamento termico. L’esterno del serramento è personalizzabile e consente un dialogo con la facciata di qualunque edificio, così come l’interno che consente una continuità estetica con l’ambiente domestico. L’obiettivo era creare un serramento che non fosse un monolite ma un elemento fluido composto da due facce coerenti con gli ambienti con cui si interfacciano.

In che modo l’aspetto tecnico e quello progettuale si sono incontrati?
Dal punto di vista progettuale abbiamo optato per un design minimale che consente, per esempio, alle cerniere di essere completamente invisibili. La sostenibilità legata all’isolamento termico è centrale in questi progetti, ma anche dal punto di vista della scelta dei materiali con cui sono realizzati. Oltre al vetro che è l’elemento principale e sempre riciclabile, abbiamo lavorato molto con l’alluminio, dotato di grande durabilità nel tempo rispetto ad altri materiali più tradizionali. È un materiale che si può recuperare e inserire nuovamente nel processo produttivo, gli stessi scarti di produzione, mediante la fusione, vengono riciclati e sfruttati al 100%. Credo che un progettista abbia una grande responsabilità in questo senso, può orientare la scelta del produttore verso tecnologie e materiali più sostenibili.

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