Sofonisba Anguissola e La Madonna dell’Itria

Fino al 10 luglio, il Museo Ala Ponzone di Cremona ospiterà la mostra Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria, dedicata alle rappresentazioni iconografiche della Madonna Ogiditria.

Sofonisba Anguissola: Madonna dell’Itria, Paternò, Chiesa della SS. Annunziata, 1576-1578

Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano, fine XIV sec. - inizio XV sec.

Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano, fine XIV sec. - inizio XV sec.

Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano, fine XIV sec. - inizio XV sec.

Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano, fine XIV sec. - inizio XV sec.

Giuseppe Alvino, Madonna dell’Itria, Monreale, Museo Diocesano, 1590

Madonna della Raccomandata, Paternò, Chiesa di Santa Maria dell’Alto

Pittore siciliano della seconda metà del sec. XIV, Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano

 A. della Lengueglia, Ritratti della prosapia et heroi Moncadi nella Sicilia, Palermo, Biblioteca Regionale Bombace

Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria, è ormai al termine. Al Museo Ala Ponzone di Cremona il 10 luglio si concluderà un’interessante esposizione che proseguirà, dal 12 Agosto al 4 Dicembre 2022, al Museo Diocesano di Catania. Pittrice cremonese del tardo rinascimento, Anguissola diventa presto una delle donne più interessanti nel panorama artistico. Il dipinto esposto riassume e aggiorna le trasformazioni iconografiche della Madonna Ogiditria, modello trasmesso dal mondo bizantino. L’iconografia più nota propone inizialmente la Madonna dipinta a mezzo busto con in braccio il Bambino Gesù seduto in atto benedicente. A partire dal XVI secolo però l’iconografia si trasforma in una più complessa. La Vergine sovrasta una cassa lignea portata a spalla da due monaci basiliani, un esplicito riferimento alle leggende relative al trafugamento e alla messa in sicurezza entro una cassa della miracolosa icona che la leggenda vuole esser stata dipinta da San Luca e considerata poi protettrice dagli abitanti di Costantinopoli prima della definitiva catastrofe del 1453.

Per meglio argomentare il concetto, la mostra propone  una serie di opere a confronto che permettono di comprendere l’evoluzione iconografica della Madonna. Una mostra interessante che non solo espone strabilianti opere d’arte ma ne ripercorre la loro storia, la loro sintassi artistica, con il fine di far comprendere al grande pubblico una pittrice non troppo nota su di un tema assai complesso.

Sofonisba Anguissola: Madonna dell’Itria, Paternò, Chiesa della SS. Annunziata, 1576-1578

Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano, fine XIV sec. - inizio XV sec.

Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano, fine XIV sec. - inizio XV sec.

Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano, fine XIV sec. - inizio XV sec.

Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano, fine XIV sec. - inizio XV sec.

Giuseppe Alvino, Madonna dell’Itria, Monreale, Museo Diocesano, 1590

Madonna della Raccomandata, Paternò, Chiesa di Santa Maria dell’Alto

Pittore siciliano della seconda metà del sec. XIV, Madonna dell’Itria, Agrigento, Museo Diocesano

 A. della Lengueglia, Ritratti della prosapia et heroi Moncadi nella Sicilia, Palermo, Biblioteca Regionale Bombace