Arcipelago Italia: 5 progetti per il Paese

Per il Padiglione Italia, Mario Cucinella sceglie i luoghi che sono simbolo del nostro paese e delle tematiche su cui è urgente lavorare.

Nella convinzione che l’architettura possa essere uno strumento di rilancio, ho costituito un collettivo con l’obiettivo di progettare cinque edifici ibridi che possano contribuire a risolvere i problemi generati dallo spopolamento e dalla carenza di servizi. La scelta delle aree è già un’occasione per far emergere i temi su cui è necessario lavorare: il ruolo dell’arte e del patrimonio culturale nelle città, la ricostruzione e il rapporto tra temporaneità e permanenza, nuovi spazi per la salute, la mobilità e le connessioni materiali e immateriali, il bosco e la filiera produttiva del legno. Ho dunque scelto i luoghi che sono anche il simbolo di questo Paese.

Img.1 Camerino, con MoDus Architects: dopo il terremoto, la città ha bisogno di cure e attenzioni e deve essere rilanciata attraverso un’operazione di ricostruzione fondamentale per il territorio e per tutta l’economia regionale.
Img.2 Camerino, con MoDus Architects: dopo il terremoto, la città ha bisogno di cure e attenzioni e deve essere rilanciata attraverso un’operazione di ricostruzione fondamentale per il territorio e per tutta l’economia regionale.
Img.3 Camerino, con MoDus Architects: dopo il terremoto, la città ha bisogno di cure e attenzioni e deve essere rilanciata attraverso un’operazione di ricostruzione fondamentale per il territorio e per tutta l’economia regionale.
Img.4 Camerino, con MoDus Architects: dopo il terremoto, la città ha bisogno di cure e attenzioni e deve essere rilanciata attraverso un’operazione di ricostruzione fondamentale per il territorio e per tutta l’economia regionale.
Img.5 Camerino, con MoDus Architects: dopo il terremoto, la città ha bisogno di cure e attenzioni e deve essere rilanciata attraverso un’operazione di ricostruzione fondamentale per il territorio e per tutta l’economia regionale.
Img.6 Camerino, con MoDus Architects: dopo il terremoto, la città ha bisogno di cure e attenzioni e deve essere rilanciata attraverso un’operazione di ricostruzione fondamentale per il territorio e per tutta l’economia regionale.
Img.7 Camerino, con MoDus Architects: dopo il terremoto, la città ha bisogno di cure e attenzioni e deve essere rilanciata attraverso un’operazione di ricostruzione fondamentale per il territorio e per tutta l’economia regionale.
Img.0 L’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco delle Foreste Casentinesi: al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ci sono luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro, discu- tendo di rilancio di questo importante settore produttivo. Una sfida affrontata da Diverserighe Studio
Img.1 L’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco delle Foreste Casentinesi: al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ci sono luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro, discu- tendo di rilancio di questo importante settore produttivo. Una sfida affrontata da Diverserighe Studio
Img.2 L’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco delle Foreste Casentinesi: al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ci sono luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro, discu- tendo di rilancio di questo importante settore produttivo. Una sfida affrontata da Diverserighe Studio
Img.3 L’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco delle Foreste Casentinesi: al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ci sono luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro, discu- tendo di rilancio di questo importante settore produttivo. Una sfida affrontata da Diverserighe Studio
Img.4 L’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco delle Foreste Casentinesi: al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ci sono luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro, discu- tendo di rilancio di questo importante settore produttivo. Una sfida affrontata da Diverserighe Studio
Img.5 L’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco delle Foreste Casentinesi: al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ci sono luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro, discu- tendo di rilancio di questo importante settore produttivo. Una sfida affrontata da Diverserighe Studio
Img.6 L’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco delle Foreste Casentinesi: al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ci sono luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro, discu- tendo di rilancio di questo importante settore produttivo. Una sfida affrontata da Diverserighe Studio
Img.7 L’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco delle Foreste Casentinesi: al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ci sono luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro, discu- tendo di rilancio di questo importante settore produttivo. Una sfida affrontata da Diverserighe Studio
Img.8 L’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco delle Foreste Casentinesi: al confine tra Emilia-Romagna e Toscana ci sono luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro, discu- tendo di rilancio di questo importante settore produttivo. Una sfida affrontata da Diverserighe Studio
Img.1 La Valle del Belice, Gibellina: un’operazione coraggiosa, a suo tempo un esperimento straordinario mai terminato e che può rappresentare ancora una grande opportunità. Il rilancio passerà dal recupero del Teatro di Consagra a cura dello studio di archi- tettura AM3
Img.2 La Valle del Belice, Gibellina: un’operazione coraggiosa, a suo tempo un esperimento straordinario mai terminato e che può rappresentare ancora una grande opportunità. Il rilancio passerà dal recupero del Teatro di Consagra a cura dello studio di architettura AM3
Img.3 La Valle del Belice, Gibellina: un’operazione coraggiosa, a suo tempo un esperimento straordinario mai terminato e che può rappresentare ancora una grande opportunità. Il rilancio passerà dal recupero del Teatro di Consagra a cura dello studio di architettura AM3
Img.4 La Valle del Belice, Gibellina: un’operazione coraggiosa, a suo tempo un esperimento straordinario mai terminato e che può rappresentare ancora una grande opportunità. Il rilancio passerà dal recupero del Teatro di Consagra a cura dello studio di architettura AM3
Img.5 La Valle del Belice, Gibellina: un’operazione coraggiosa, a suo tempo un esperimento straordinario mai terminato e che può rappresentare ancora una grande opportunità. Il rilancio passerà dal recupero del Teatro di Consagra a cura dello studio di architettura AM3
Img.6 La Valle del Belice, Gibellina: un’operazione coraggiosa, a suo tempo un esperimento straordinario mai terminato e che può rappresentare ancora una grande opportunità. Il rilancio passerà dal recupero del Teatro di Consagra a cura dello studio di architettura AM3
Img.7 La Valle del Belice, Gibellina: un’operazione coraggiosa, a suo tempo un esperimento straordinario mai terminato e che può rappresentare ancora una grande opportunità. Il rilancio passerà dal recupero del Teatro di Consagra a cura dello studio di architettura AM3
Img.8 La Valle del Belice, Gibellina: un’operazione coraggiosa, a suo tempo un esperimento straordinario mai terminato e che può rappresentare ancora una grande opportunità. Il rilancio passerà dal recupero del Teatro di Consagra a cura dello studio di architettura AM3
Img.1 Matera e lo scalo ferroviario di Ferrandina, a cura di BDR bureau. Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema affrontato è quello della mobilità veloce e lenta. Gli scali saranno oggetto di due progetti per il rilancio dei territori della Valle del Basento, a cura di BDR Bureau e Grávalos–Di Monte arquitectos.
Img.2 Matera e lo scalo ferroviario di Ferrandina, a cura di BDR bureau. Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema affrontato è quello della mobilità veloce e lenta. Gli scali saranno oggetto di due progetti per il rilancio dei territori della Valle del Basento, a cura di BDR Bureau e Grávalos–Di Monte arquitectos.
Img.3 Matera e lo scalo ferroviario di Ferrandina, a cura di BDR bureau. Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema affrontato è quello della mobilità veloce e lenta. Gli scali saranno oggetto di due progetti per il rilancio dei territori della Valle del Basento, a cura di BDR Bureau e Grávalos–Di Monte arquitectos.
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Img.5 Matera e lo scalo ferroviario di Ferrandina, a cura di BDR bureau. Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema affrontato è quello della mobilità veloce e lenta. Gli scali saranno oggetto di due progetti per il rilancio dei territori della Valle del Basento, a cura di BDR Bureau e Grávalos–Di Monte arquitectos.
Img.6 Matera e lo scalo ferroviario di Grassano, a cura di Gravalos Di Monte arquitectos. Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema affrontato è quello della mobilità veloce e lenta. Gli scali saranno oggetto di due progetti per il rilancio dei territori della Valle del Basento, a cura di BDR Bureau e Grávalos–Di Monte arquitectos.
Img.7 Matera e lo scalo ferroviario di Grassano, a cura di Gravalos Di Monte arquitectos. Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema affrontato è quello della mobilità veloce e lenta. Gli scali saranno oggetto di due progetti per il rilancio dei territori della Valle del Basento, a cura di BDR Bureau e Grávalos–Di Monte arquitectos.
Matera e lo scalo ferroviario di Grassano, a cura di Gravalos Di Monte arquitectos
Matera e lo scalo ferroviario di Grassano, a cura di Gravalos Di Monte arquitectos
Matera e lo scalo ferroviario di Grassano, a cura di Gravalos Di Monte arquitectos
Matera e lo scalo ferroviario di Grassano, a cura di Gravalos Di Monte arquitectos
Img.8 Matera e lo scalo ferroviario di Grassano, a cura di Gravalos Di Monte arquitectos. Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema affrontato è quello della mobilità veloce e lenta. Gli scali saranno oggetto di due progetti per il rilancio dei territori della Valle del Basento, a cura di BDR Bureau e Grávalos–Di Monte arquitectos.
Img.9 Matera e lo scalo ferroviario di Grassano, a cura di Gravalos Di Monte arquitectos. Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema affrontato è quello della mobilità veloce e lenta. Gli scali saranno oggetto di due progetti per il rilancio dei territori della Valle del Basento, a cura di BDR Bureau e Grávalos–Di Monte arquitectos.
Img.10 Matera e lo scalo ferroviario di Grassano, a cura di Gravalos Di Monte arquitectos. Matera e gli scali ferroviari di Ferrandina e Grassano: il tema affrontato è quello della mobilità veloce e lenta. Gli scali saranno oggetto di due progetti per il rilancio dei territori della Valle del Basento, a cura di BDR Bureau e Grávalos–Di Monte arquitectos.
Img.1 Ottana in Barbagia: è un centro urbano della Sardegna noto per lo sviluppo industriale mancato, ma anche per la longevità dei suoi abitanti. È necessario lavorare sul tema della salute e sulle nuove modalità di cura. Un prototipo per il Paese intero affrontato da Solinas Serra arquitectos
Img.2 Ottana in Barbagia: è un centro urbano della Sardegna noto per lo sviluppo industriale mancato, ma anche per la longevità dei suoi abitanti. È necessario lavorare sul tema della salute e sulle nuove modalità di cura. Un prototipo per il Paese intero affrontato da Solinas Serra arquitectos
Img.3 Ottana in Barbagia: è un centro urbano della Sardegna noto per lo sviluppo industriale mancato, ma anche per la longevità dei suoi abitanti. È necessario lavorare sul tema della salute e sulle nuove modalità di cura. Un prototipo per il Paese intero affrontato da Solinas Serra arquitectos
Img.4 Ottana in Barbagia: è un centro urbano della Sardegna noto per lo sviluppo industriale mancato, ma anche per la longevità dei suoi abitanti. È necessario lavorare sul tema della salute e sulle nuove modalità di cura. Un prototipo per il Paese intero affrontato da Solinas Serra arquitectos
Img.5 Ottana in Barbagia: è un centro urbano della Sardegna noto per lo sviluppo industriale mancato, ma anche per la longevità dei suoi abitanti. È necessario lavorare sul tema della salute e sulle nuove modalità di cura. Un prototipo per il Paese intero affrontato da Solinas Serra arquitectos
Img.6 Ottana in Barbagia: è un centro urbano della Sardegna noto per lo sviluppo industriale mancato, ma anche per la longevità dei suoi abitanti. È necessario lavorare sul tema della salute e sulle nuove modalità di cura. Un prototipo per il Paese intero affrontato da Solinas Serra arquitectos
Img.7 Ottana in Barbagia: è un centro urbano della Sardegna noto per lo sviluppo industriale mancato, ma anche per la longevità dei suoi abitanti. È necessario lavorare sul tema della salute e sulle nuove modalità di cura. Un prototipo per il Paese intero affrontato da Solinas Serra arquitectos

Il compito affidato al collettivo è quello di affrontare le cinque sfide progettuali in maniera sinergica. Insieme ai sei studi di architettura hanno lavorato un gruppo di consulenti ed esperti, un team di fotografi e le università locali, in modo da costruire un forte legame tra i saperi. Questo lavoro collettivo ci ha portato a immaginare degli scenari futuri sui temi ambientali, sulla mobilità e sulla demografia.

  • Arcipelago Italia
  • Mario Cucinella
  • Italia
  • fino al 26 novembre 2018
  • Arsenale della Biennale di Venezia
  • Campiello Tana 2169/F, Venezia