Architetti a prova di app

Dal confronto tra due recenti app per iPad emergono alcune considerazioni su come i linguaggi dell'interattività si possano sfruttare al meglio per raccontare il progetto architettonico.

Fuksas. Architetture e percorsi, EM Publishers, Milano 2011. Size 190 MB

Bjarke Ingels (BIG). Yes is More!, Taschen, Cologne 2011. Size 1.86 GB

Questo articolo è stato pubblicato su Domus 957, aprile 2012

Un territorio ancora poco studiato, nel quale si contano ormai numerosi tentativi di codificare un linguaggio e di renderlo adeguato al mezzo. È il mondo in tumultuosa espansione delle app per iPad, rivolte a un pubblico propenso a usarle più come libri che come software, in un atteggiamento definito lean back, "sdraiato all'indietro", rilassato, simile a quello di chi legge o guarda la tv, contrapposto a quello lean forward, "proteso in avanti", che dovrebbe caratterizzare invece l'uso del pc.

Due app, uscite di recente e dedicate a due celebri studi di architettura – Yes is more! del danese Bjarke Ingels e Fuksas.
Fuksas. Architetture e percorsi, EM Publishers, Milano 2011. Size 190 MB
Fuksas. Architetture e percorsi, EM Publishers, Milano 2011. Size 190 MB
Architetture e percorsi, dedicato a Massimiliano Fuksas – consentono ora di sviluppare alcune considerazioni su come i linguaggi dell'interattività e della multimedialità si possano sfruttare al meglio per raccontare il percorso che conduce dall'idea al progetto architettonico.

Yes is more! è la trasposizione di un catalogo cartaceo realizzato da Taschen in occasione dell'omonima mostra del 2009 e propone il testo integrale aggiornato in alcune parti. Bjarke Ingels racconta la sua innovativa visione dell'architettura con una storia a fumetti che parte da una serie di celebri citazioni per dettagliare poi i singoli progetti. Il contenuto è denso e articolato ed è arricchito da numerosi filmati e foto da esplorare a 360 gradi.

Bjarke Ingels (BIG). Yes is More!, Taschen, Cologne 2011. Size 1.86 GB
Bjarke Ingels (BIG). Yes is More!, Taschen, Cologne 2011. Size 1.86 GB
I contributi video documentano l'esecuzione dei progetti o ricreano l'ambiente in cui sono nati, come il coinvolgente diario di viaggio della Sirenetta da Copenhagen a Shanghai nel padiglione danese all'Expo 2010; o ancora testimoniano di modi di vivere gli spazi urbani vicini alla sensibilità dell'autore, come in My playground, dove alcuni dei progetti vengono filmati seguendo le acrobazie degli atleti di strada del gruppo danese JiYo.

Altri ausili sono l'intera sequenza delle pagine visualizzabile in miniatura, oltre all'indice dell'opera e a un rullo che consente di scegliere direttamente il progetto—38 in tutto – che si desidera visionare. Yes is more!, che pure rimane sostanzialmente ancorata alla forma del libro, si apre a soluzioni dinamiche che ben sfruttano le caratteristiche dell'iPad. Ne risulta un'opera che rispecchia il carattere geniale e vulcanico del suo autore, estremamente densa di contenuti, che tuttavia comporta qualche difficoltà nella navigazione e richiede una certa dose di disponibilità e pazienza da parte dell'utente.

Da ogni scheda, si può tornare agli elenchi e alla mappa generale dell'opera, un impianto che rende particolarmente agile la navigazione.
Di quattro progetti (Admirant Entrance Building, Peres Center for Peace, Zenith Music Hall e Nardini Centro Ricerche e Auditorium) è fornita una versione approfondita, con l'opportunità di esplorare singoli dettagli delle immagini fornite cliccando direttamente sulla fotografia. Le schede dotate di approfondimenti consentono una vera e propria "immersione" nelle modalità di lavoro dello studio Fuksas, e costituiscono dunque una preziosa documentazione.

È il mondo in tumultuosa espansione delle app per iPad, da usare più come libri che come software, in un atteggiamento lean back, rilassato, contrapposto a quello lean forward, che caratterizza invece l'uso del pc.
Bjarke Ingels (BIG). Yes is More!, Taschen, Cologne 2011. Size 1.86 GB
Bjarke Ingels (BIG). Yes is More!, Taschen, Cologne 2011. Size 1.86 GB
Diverso è invece il caso di Massimiliano Fuksas. Opere e percorsi, di EncycloMedia, casa editrice con indubbi meriti storici, fra le prime a occuparsi di multimedialità in Italia. La struttura dell'opera è molto chiara fin da una prima occhiata d'insieme.
Un indice corredato da immagini consente di scorrere i 40 progetti. Gli stessi possono essere visualizzati secondo dieci tipi di elenchi. Il tasto "indietro"permette di tornare agevolmente all'indice. Da qui è possibile scegliere un percorso di sole immagini o decidere di visionare i singoli progetti, in forma di schede con i dati essenziali e una serie di fotografie.

Altro punto di forza è l'abbondanza del materiale iconografico, ben organizzato e facilmente gestibile. Tuttavia, nel complesso, l'opera risente di una certa staticità e si avvantaggia poco delle potenzialità offerte da un mezzo come l'iPad. Qualche incursione nel video e nell'interazione con le immagini avrebbero consentito di dare al percorso fra i progetti di Fuksas un andamento più dinamico e coinvolgente.
Bjarke Ingels (BIG). Yes is More!, Taschen, Cologne 2011. Size 1.86 GB
Bjarke Ingels (BIG). Yes is More!, Taschen, Cologne 2011. Size 1.86 GB
Fuksas. Architetture e percorsi, EM Publishers, Milano 2011. Size 190 MB
Fuksas. Architetture e percorsi, EM Publishers, Milano 2011. Size 190 MB
Fuksas. Architetture e percorsi, EM Publishers, Milano 2011. Size 190 MB
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