Lo si usa ogni giorno dozzine di volte; a ogni movimento della mano l'acqua risponde (calda, tiepida, fredda), confermandoci ancora una volta cosa ci attendiamo dalla tecnologia: la risposta prevista a ogni nostra azione. La celebrazione di 65 anni di attività di Guglielmi Rubinetterie, storica azienda del settore, ci permette però di fare ciò che abbiamo sempre desiderato: gettare un occhio all'interno del rubinetto, lasciandoci catturare (un po’ come Alice) dal suo condotto buio e misterioso, ripercorrendo a ritroso il percorso dell'acqua e delle sue forme di canalizzazione. Un percorso che inizia all'estremo opposto: tra le temperature elevatissime della fonderia, dove le ipotesi di progettazione e prototipazione, sono sottoposte a prove implacabili e meticolose, in un mix di artigianalità ed evoluzione tecnologica, prima che l’ottone liquido, prelevato dai forni, giunga negli stampi. In ogni fase successiva – pulitura, smerigliatura, lucidatura, cromatura, verniciatura – il duro e preciso lavoro di manodopera agisce quasi per contrasto, togliendo peso e opacità alla materia, verso i profili precisi e minimali dettati dal design moderno e contemporaneo. Un processo che, partito dal lampo degli anni Cinquanta  attraversa materia e processi, codici operativi e generazioni di lavoratori e imprenditori, giunte oggi alla terza: intuibile nelle forme visibili, pure e scintillanti, ma che in fondo, per essere completamente apprezzate, necessitano anche di un piccolo sguardo indiscreto all'interno (prima di girare il rubinetto).