Apple ha scelto le dieci foto vincitrici del suo Shot on iPhone Challenge. Le immagini, che verranno stampate su cartelloni giganti in varie città del mondo, sono state selezionate allo scopo di mostrare le potenzialità fotografiche della fotocamera dell’iPhone.
I vincitori del Shot on iPhone Challenge provengono da molti paesi diversi, come Germania, Singapore, Bielorussia, Israele e Stati Uniti. La giuria internazionale che ha scelto le immagini vincitrici era composta da alcuni dirigenti Apple (Phil Schiller, Jon McCormack, Kaiann Drance) e da fotografi di fama internazionale come Pete Souza, ex-fotografo ufficiale della Casa Bianca, e Luisa Dörr, giovane fotografa brasiliana diventata famosa per i ritratti di copertina di Time scattati con il suo iPhone.
Shot on iPhone Challenge: il fotografo conta (ancora) più dell'Intelligenza Artificiale
Cartelloni giganti mostreranno le dieci foto premiate del concorso Apple in varie città del globo. Nella selezione, vince l'uso umano della tecnologia.
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- Andrea Nepori
- 04 marzo 2019
Le foto vincitrici coprono vari temi e impiegano tecniche differenti. Vanno dai tipici scatti da “street photography”, ai paesaggi dall’ampia gamma dinamica, fino a interessanti scatti semi-astratti con pattern sorprendenti e colorati. È interessante notare che le immagini non sono state tutte scattate con iPhone recenti: una è stata prodotta da un’iPhone 8 Plus, due addirittura da un iPhone 7. Pure interessante: non ci sono ritratti con un forte effetto sfocato fra le foto selezionate a questo giro. Anche se sono state tutte scelte per dimostrare le capacità fotografiche dell’iPhone, le foto vincitrici non sembrano voler esaltare una specifica funzione software, ma si concentrano piuttosto sulle capacità dei fotografi che le hanno scattate.
Anche nell’era attuale della fotografia computazionale, è importante sapere come si inquadra un soggetto, capire la composizione. Prima ancora di essere nella fotocamera, la foto è sempre già immaginata nella testa del fotografo. L’intelligenza artificiale di uno smartphone può certamente aiutare nel bilanciare l’esposizione o nello scatto di una fotografia notturna di qualità migliore, ma non è ancora in grado di renderci davvero fotografi migliori.
In questo senso Apple, rispetto alla concorrenza, ha trovato un equilibrio migliore nell’implementazione di potenziamenti fotografici basati sull’intelligenza artificiale. Gli aiuti “computazionali” rimangono semplici e poco invadenti, e non si mettono nel mezzo fra il fotografo e lo scatto. Capiamoci: la modalità notturna del Google Pixel è un’impressionante trionfo del software; le ottiche del Mate 20 Pro di Huawei sono uno dei comparti fotografici più incredibili mai visti su un telefono. Non c’è dubbio che nelle mani del giusto fotografo si possano ottenere risultati di tutto rispetto, soprattutto giocando con la miriade di impostazioni nascoste nell’interfaccia della fotocamera. Eppure, nonostante questo, è il software dell’iPhone che sembra “capire” meglio che cosa significhi scattare una buona foto. È la prova del fatto che sono gli umani che scrivono il codice quelli che, prima di ogni altra cosa, devono amare e capire davvero la Fotografia.
- Apple
- 2019
Photo Courtesy of Apple and their respective authors.
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