Una nuova luce fa rivivere il Castello di Moncalieri

Attraverso un sistema d’illuminazione dinamico, Davide Groppi illumina il Castello di Moncalieri per fare rivivere quanto è andato perduto nell'incendio del 2008 che ne distrusse una grande parte.

Il castello di Moncalieri sorge su una collina in prossimità di Torino ed è, dal 1997, nella lista dei patrimoni dell’umanità dell'Unesco. Danneggiato nell’aprile del 2008 da un violento incendio, oggi assurge a nuova vita grazie al restauro voluto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Polo Museale Regionale del Piemonte.

Fig.1 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.2 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.3 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.4 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.5 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.6 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.7 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.8 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.9 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.10 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.11 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.12 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi
Fig.13 Il Castello di Moncalieri illuminato da Davide Groppi

Collaborando con gli architetti Beppe Merlano (Archeostudio) e Maria Carla Visconti (SBAPTo), Davide Groppi ha progettato un sistema d’illuminazione dinamico che permette di raccontare una storia e descrivere uno spazio che purtroppo non esistono più. Groppi ha concepito per questo progetto di recupero un sistema d’illuminazione intermittente che serve per evidenziare lo stato di fatto, estremamente danneggiato dall’incendio di nove anni fa, e per mostrare ciò che era prima dell’incendio. “La luce compresa tra i teli e i muri”, spiega Davide Groppi, “e la luce presente in ogni singola stanza sono dinamicamente e ciclicamente modulate in modo da creare i giusti livelli di contrasto e quindi poter leggere l’esistente e il preesistente”.

  • Beppe Merlano e Maria Carla Visconti
  • Ufficio Progetti Davide Groppi
  • esecuzioni speciali di Modulo e Totem