How to build a house

Incaricato di creare nuovi lavori per la collezione d’arte di Wienerberger, il più grande produttore di mattoni, Peter Puklus ha incluso nel progetto la sua vita, collegando casa e famiglia.

Il mio ultimo progetto The Epic Love Story of a Warrior è stata un’impresa notevole che comprendeva non solo la fotografia, ma anche sculture, installazioni, video e disegni. Ho presentato il progetto in tutta Europa all’interno di diverse mostre personali e collettive. Un libro con lo stesso titolo è stato inoltre pubblicato da Self Publish, Be Happy nel settembre 2016.

Peter Puklus, Family Portrait, 2016

  Mi ci sono voluti quasi sette anni per realizzare THe Warrior e ho sentito il desiderio di trovare un nuovo percorso da seguire. All’inizio dello scorso anno sono stato incaricato di creare nuove opere per la collezione d’arte di Wienerberger, il più grande produttore mondiale di mattoni e numero 1 sul mercato europeo delle piastrelle in argilla con 202 siti produttivi in ​​30 Paesi. Questa commissione mi ha suggerito di includere le mie vicende personali e alcuni fatti biografici nella mia pratica artistica. Recentemente, ho assistito a un cambiamento radicale nella mia vita: la nascita dei miei figli, una delle cose più grandiose e coraggiose in assoluto. Sono stato presente alla nascita di entrambi i nostri figli, e ho capito – per lo meno da spettatore – che è un’impresa eroica. Purtroppo, la nostra società sottovaluta l’importanza della maternità. È argomento comune che le donne oggi non siano costrette a scegliere tra famiglia e carriera (ma come vengono sostenute?). Mentre i (poco referenziati) padri sono lasciati a fare cose per le quali non sono mai stati preparati: fornire un riparo sembra un grande ruolo, ma è anche una bella sfida.

Peter Puklus, Build your house on the Rock, 2016

Collegare la filosofia del mattone con un bambino mi è sembrata una mossa logica. Sono entrambi le unità minime dell’invenzione dell’umanità: la casa e la famiglia. In generale, continuando a lavorare su questo progetto, includerò anche i concetti di uguaglianza, eroismo e condivisione.

<b>A sinistra</b>: Peter Puklus, <i>How to build a house</i>. <b>A destra</b>: Peter Puklus, <i>Erection</i>
<b>A sinistra</b>: Peter Puklus, <i>Electricity</i>. <b>A destra</b>: Peter Puklus, <i>This is not my wife</i>
<b>A sinistra</b>: Peter Puklus, <i>How to lift a weight</i>. <b>A destra</b>: Peter Puklus, <i>Der Gluckliche Baumeister</i>, 2016
<b>A sinistra</b>: Peter Puklus, <i>Maquette of a monument symbolizing the hero mother</i>. <b>A destra</b>: Peter Puklus, <i>Simple product photo</i>

  La versione finale del progetto sarà una mostra contenente circa 35–50 fotografie, 8–12 oggetti o sculture e 1 o 2 video, nonché un libro o un catalogo. L’obiettivo principale è aprire una discussione (o almeno porre delle domande) su un argomento che ha connotazioni esistenziali e primordiali e per mostrare, presentare e dimostrarne i risultati in modo astratto e artistico.

The Hero Mother – How to build a house di Peter Puklus è il vincitore del Grand Prix Images Vevey, un premio che supporta progetti di fotografia. Il premio, del valore di circa 37.000 euro, consente a un artista di sviluppare un progetto originale. Puklus avrà ora un anno a disposizione per completare il progetto che sarà esposto alla prossima edizione del Festival Images Vevey dall’8 al 30 settembre 2018.

Peter Puklus, Family portrait. Four bedposts


Peter Puklus (1980), diplomato alla Moholy-Nagy University of Art and Design (MOME) di Budapest e alla Ecole Nationale Supérieure de Création Industrielle di Parigi, attualmente vive e lavora a Budapest dove sta completando un dottorato di ricerca alla MOME. Nei suoi libri e nelle sue mostre, Puklus ama concentrarsi sulla narrazione. Inoltre si sforza di mappare nuovi territori oltre alla fotografia ricorrendo alla scultura, al disegno e ai video.