Il fotografo sudafricano Pieter Hugo ha fatto della e-waste il soggetto di uno dei suoi lavori più affascinanti, restituendo un'atmosfera tra il bucolico e l'infernale, in cui le figure si aggirano tra falò e cumuli di rottami informatici mentre vacche e buoi pascolano placidi tra i miasmi tossici del terreno. Uno scenario catastrofico che lancia nel titolo un ulteriore monito.

La mostra Permanent Error, curata da Francesca Fabiani, raccoglie 27 scatti del sudafricano Pieter Hugo che documentano un'immensa discarica in Ghana costituita da dispositivi elettronici fuori uso provenienti dal mondo occidentale. Questa distesa, avvolta da fumi tossici e attraversata da figure spettrali, rappresenta la deriva di un'azione di riciclo fine a se stessa, a totale discapito della popolazione beneficiaria. Pieter Hugo ci restituisce un'atmosfera tra il bucolico e l'infernale, in cui le figure si aggirano tra falò e cumuli di rottami informatici mentre vacche e buoi pascolano placidi tra i miasmi tossici del terreno. Da colonne di fumo denso emergono, come apparizioni, i ritratti di Mohammed Musam, Abdulai Yahaya, Ibrahim Sulley e molti altri.

fino a 29.04.2012
MAXXI, Sala Carlo Scarpa
a cura di Francesca Fabiani