Tbilisi capitale del brutalismo, ma non solo: lo racconta una nuova guida

Guide to Tbilisi Districts è la nuova serie di volumi pensati per raccontare la storia e i luoghi della capitale georgiana, tra stratificazioni temporali e sperimentazioni architettoniche, partendo dal quartiere più antico: Kala.

Tbilisi, capitale della Georgia, è una città che si legge per sovrapposizioni: antiche fortificazioni medievali, palazzi ottocenteschi, art decò, modernismo sovietico e opere di archistar del XXI secolo convivono senza troppa mediazione. Qui è stata costruita un’icona del brutalismo, la Bank of Georgia Headquarters, con i suoi piani orizzontali e verticali di cemento armato che si intrecciano creando volumi a sbalzo. Anche i progetti italiani non mancano, tra cui il Lighthouse of Tbilisi di Massimiliano Fuksas e il celebre Ponte della Pace di Michele De Lucchi. E sta per entrare in scena anche Zaha Hadid Architects con il primo edificio nella capitale, la Cityzen Tower, che dovrebbe essere completata nel 2028. 

Eppure, esiste un’altra Tbilisi, quella più antica del quartiere storico di Kala, il più longevo della capitale: vicoli stretti, balconi in legno scolpito, cortili segreti, tessuti urbani che conservano l’eco medievale della città. A questo patrimonio, spesso messo da parte, guarda il primo libro di Ubani, organizzazione non profit che da anni studia il paesaggio architettonico e urbano della capitale, con l’obiettivo di renderlo accessibile e comprensibile a un pubblico ampio.


Kala, il cuore più antico di Tbilisi, non è solo un luogo fisico ma un archivio vivente: mura che testimoniano epoche persiane e russe, edifici che mutano con il tempo e tracce delle prime stratificazioni. Il multiculturalismo è fortemente radicato nella storia della città, che si trova tra il Mar Nero e il Mar Caspio, proprio vicino alla Via della Seta, aspetto che ha condizionato non poco le sue sorti nel corso dei decenni. 

Alla storia della città e al suo quartiere più antico è dedicato Guide to Tbilisi Districts — Kala, pubblicazione inaugurale di una nuova serie firmata da Ubani. Il volume propone uno sguardo inedito, tra ricerca scientifica e sensibilità artistica, per orientarsi nelle complessità del quartiere e comprenderne la storia materiale. È il primo capitolo di un percorso editoriale che esplorerà, distretto dopo distretto, l’identità architettonica della capitale: se oggi la mappa si concentra sulle origini medievali di Tbilisi, le prossime edizioni dovrebbero raccontare la sua anima più recente, quella del modernismo sovietico e dell’architettura contemporanea.

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