Divya è una lavatrice unica nel suo genere. Si può spedire in un pacco piatto, stile Ikea, è costruita con acciaio inossidabile e ha una manovella per azionarla manualmente, senza bisogno di elettricità. Non è una lavatrice per prepper col pallino dell'apocalisse, ma piuttosto un dispositivo che già oggi migliora la vita di comunità e villaggi nei Paesi in via di sviluppo, dove il lavaggio manuale è un pratica ancora diffusa. Lavare a mano i panni richiede tempo, fa venire il mal di schiena e l'artrosi, e provoca irritazioni della pelle alle le donne della comunità (perché nella maggior parte dei casi sono loro che se ne devono fare carico). Con Divya i tempi di lavaggio si riducono del 75% e il bucato si fa con metà dell'acqua necessaria per il lavaggio manuale.
L'inventore di Divya si chiama Navjot Sawhney. È un ingegnere aerospaziale inglese che ha studiato alla Queen Mary University di Londra e ha lavorato per Dyson prima di entrare a far parte di Engineers Without Borders UK nel sud dell'India. Lì ha conosciuto la sua vicina Divya, che passava fino a 20 ore alla settimana a lavare i vestiti a mano.
È lei che ha ispirato Sawhney a creare una soluzione per migliorare la faticosa pratica. Dopo aver sviluppato il primo prototipo ed essersi iscritto a un master in Umanitarismo, Conflitti e Sviluppo presso l'Università di Bath, l'ingegnere ha fondato The Washing Machine Project nel 2019 e ha dato alla macchina il nome di Divya.
Con Divya i tempi di lavaggio si riducono del 75% e il bucato si fa con metà dell'acqua necessaria per il lavaggio manuale, migliorando la vita di comunità e villaggi nei Paesi in via di sviluppo.
Dalla sua nascita, l'organizzazione ha condotto ricerche etnografiche in 13 Paesi, intervistando oltre 3.000 famiglie per capire le loro esigenze di lavaggio dei vestiti. Il progetto ha distribuito lavatrici Divya a comunità in India, Iraq, Libano, Stati Uniti, Messico e Uganda, con un impatto su quasi 50.000 persone grazie a collaborazioni con importanti organizzazioni come UNHCR, Save The Children, Oxfam e Whirlpool Foundation.
La lavatrice Divya è sia un progetto riuscito sia la prova che il buon design e la buona ingegneria, applicati a un problema del mondo reale, possono ancora fare la differenza nei luoghi dove ciò conta di più.
L'attuale versione della lavatrice Divya, sviluppata grazie al feedback delle comunità, è dotata di uno scrubber sul coperchio, di ruote in gomma per facilitarne il trasporto e di un rubinetto universale facile da trovare ovunque e semplice da sostituire in caso di rottura.
Nel marzo 2024, Sawhney è tornato nel Sud dell'India con l'aiuto di Whirlpool Foundation per mantenere la promessa iniziale, consegnando le lavatrici a Divya e a 10 suoi vicini. Il progetto ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua innovazione umanitaria e ingegneristica, tra cui il George H.W Bush Points of Light Award nel 2023.